"Anche oggi ci siamo sentiti dire
da qualcuno che noi dobbiamo tapparci la bocca perché dobbiamo
parlare solo di cose etiche e spirituali, di peccati. Non di
leggi non di diritti, perché noi dell'umano non dovremmo
trattare non dovremmo dir nulla. Ma guarda caso proprio qui a
Firenze verremo a parlare di come la fede è capace di illuminare
l'umano come ha fatto secoli fa, ne è capace anche oggi. E
nessuno ci tapperà la bocca". Lo ha detto ieri sera l'arcivescovo di
Firenze e cardinale Giuseppe Betori, nell'omelia della messa
pre-pasquale, in Arcivescovado, per le persone impegnate nel
sociale e in politica.
"Tra l'altro - ha proseguito - in questo sono in buona
compagnia: proprio oggi ho letto dalla bocca di un laico,
laicissimo, grande filosofo, Habermas, il diritto delle
religioni a dire pubblicamente, in pubblico, a intervenire ed
essere elemento costruttivo dell'umano, nel pubblico. Non
lasciatevi intimorire a far alimentare dalle radici della vostra
fede una figura dell'umano da poter mettere laicamente, non
imponendo nulla a nessuno, non per principio di fede ma di
ragione, a disposizione del confronto. Non dobbiamo aver paura a
trarre dalla nostra fede il coraggio della verità anche quando
c'è questo ostacolo che vorrebbe eliminarci e ridurci solo a un
fatto privato", ha concluso.