venerdì 10 dicembre 2021
Proclamato nel 500° anniversario del miracolo che salvò dalla distruzione la cittadina tra Bergamo e Milano
Il Santuario della Madonna delle lacrime a Treviglio

Il Santuario della Madonna delle lacrime a Treviglio - Archivio

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Treviglio (provincia di Bergamo, diocesi di Milano, 31mila abitanti, una comunità pastorale con cinque parrocchie) ha un proprio Anno santo, iniziato mercoledì scorso, in vista dei 500 anni del miracolo della Madonna delle Lacrime. Durerà sino al 1 gennaio 2023. In questo periodo, secondo il decreto della Penitenzieria apostolica, i fedeli potranno ottenere l’indulgenza plenaria per sé o per i defunti alle consuete condizioni – confessione sacramentale e comunione eucaristica – visitando il santuario della Beata Vergine delle Lacrime che si trova nella parrocchia di San Martino e Santa Maria Assunta di Treviglio, e lì prendendo parte «con devozione ai salienti riti o se almeno avranno sostato per congrua durata di tempo di fronte all’immagine della Beata Vergine Maria esposta alla pubblica venerazione in devota meditazione, da concludersi con il Padre Nostro, con il Credo e con l’invocazione della Beata Vergine Maria e di San Martino».

Grande gioia e gratitudine per l’Anno santo a cominciare dal prevosto della comunità pastorale di Treviglio, monsignor Norberto Donghi, promotore dell’importante restauro del Santuario, scrigno di bellezza e di devozione, che aveva rivolto assieme al vicario generale dell’arcidiocesi di Milano, il vescovo Franco Agnesi, «ardenti preghiere» al Papa per ottenere questa importante concessione.

L’Anno santo sarà caratterizzato da incontri, momenti di carattere culturale e di preghiera. Il programma sarà esposto in dettaglio nelle prossime settimane.

Il fatto miracoloso avvenne il 28 febbraio 1522, mentre l’allora Treville stava per subire l’aggressione armata delle truppe francesi del generale Lautrec, in risposta ad atteggiamenti insolenti di giovani locali nei confronti di soldati del re di Francia di passaggio. Lautrec, insensibile ad ogni invocazione, decise di mettere a ferro e a fuoco il borgo.

Gli abitanti erano radunati in preghiera nella chiesa di San Martino pronti al peggio quando – erano le 8 di mattino – si sentì un concitato vociare, annuncio del prodigio delle lacrime nella chiesetta delle monache agostiniane. Dall’effigie della Vergine dipinta su un muro interno del monastero scendeva il pianto di Maria. Di fronte al fatto inspiegabile e dopo accertamenti per stabilire che non ci fossero trucchi, Lautrec depose ai piedi della Madonna piangente l’elmo e la spada. Treviglio fu salva dal sacco e dalla distruzione. Nel 1619, presente il cardinale Federigo Borromeo, avvenne la traslazione dell’immagine miracolosa dall’edificio delle agostiniane al Santuario appena costruito e che, ampliato nel 1909, è stato recentemente restaurato. Esso rappresenta, con la venerazione quotidiana alla Vergine delle Lacrime e la partecipazione popolare alla novena annuale in preparazione alla festa, un punto di riferimento per la comunità di Treviglio e il territorio.

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