La Segreteria di Stato effettuerà sistematiche attività di controllo per verificare le modalità con cui l’immagine di Papa Francesco e gli stemmi della Santa Sede vengono utilizzati. È quanto si legge in un comunicato della Segreteria di Stato.
Più precisamente «la Segreteria di Stato - riporta la nota della Sala Stampa -, tra i suoi compiti, ha anche quello di tutelare l’immagine del Santo Padre, affinché il Suo messaggio possa giungere ai fedeli integro e la Sua persona non venga strumentalizzata».
«Per le medesime finalità la Segreteria di Stato tutela i simboli e gli stemmi ufficiali della Santa Sede, attraverso appositi strumenti normativi previsti a livello internazionale».
Alla nota ufficiale della Segreteria di Stato sono poi seguite delle puntualizzazioni della direzione della Sala Stampa vaticana: in particolare il monitoraggio «ha a che fare con le cose di valore che si usano o si vendono, cioè con i prodotti che si sfruttano. Dunque con falsi siti, con l'uso commerciale di immagini e stemma papali. Ad esempio foto e chiavi incrociate».
In altre parole, è stato precisato che il controllo della Segreteria di Stato riguarderà le iniziative di chi in modo illecito e con fini di lucro «guadagna soldi usando l'immagine del Papa o lo stemma pontificio». E non è relativa alla finta prima pagina dell'Osservatore Romano circolata recentemente né tanto meno ai manifesti contrari al Papa affissi a Roma.