mercoledì 8 maggio 2024
A presiedere la celebrazione dell'8 maggio è stato il vescovo di Conversano-Monopoli, Giuseppe Favale. "Cessi la guerra in ogni angolo della terra". Ricordata Marianna Farnararo a 100 anni dalla morte
Un momento della celebrazione presieduta da monsignor Giuseppe Favale

Un momento della celebrazione presieduta da monsignor Giuseppe Favale

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Pax è scritto sulla facciata del Santuario di Pompei. E pace invoca da Roma il Papa, alla fine dell'udienza generale salutando i fedeli riuniti nella città campana per la Supplica alla Vergine del Rosario. "Invito tutti ad invocare l’intercessione di Maria, affinché il Signore conceda pace al mondo intero, specialmente alla cara e martoriata Ucraina, alla Palestina e a Israele". Pace chiede anche il popolo di Pompei - diverse migliaia di persone che partecipano alla messa sulla piazza del Santuario - attraverso le parole di monsignor Giuseppe Favale, vescovo di Conversano-Monopoli, che presiede la celebrazione. "Mani stese verso il cielo: questo siamo noi oggi qui a Pompei - dice il presule all'omelia - Mani di figli che cercano le braccia della madre per essere accolti. Mani che portano il dolore e il sangue innocente di tanta parte di umanità. Sia pace per tutte le nazioni, per tutta l'Europa, per tutto il mondo. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia".
Il vescovo pugliese è stato invitato dall'arcivescovo prelato di Pompei, Tommaso Caputo, in occasione della Supplica di maggio perché quest'anno ricorre il centenario della morte di Marianna Farnararo, cofondatrice del Santuario e delle opere di Pompei, insieme al marito Bartolo Longo. La contessa era infatti originaria di Monopoli, dove aveva imparato la devozione mariana, ha ricordato monsignor Favale, grazie al culto per la Madonna della Madia, l'odegitria del XII secolo custodita nella cattedrale della cittadina adriatica. Tanto è vero che recentemente Monopoli è stata dichiarata "civitas mariae" in occasione del IX Centenario dell'arrivo dell'icona.

Il vescovo si è rivolto alla Vergine per chiedere pace. "Da questo luogo che da valle di morte è diventata la valle di vita grazie alla luce portata da Maria - ha ricordato infatti - vogliamo far salire al cielo l'anelito di chi da mesi o addirittura da anni, in ogni angolo della terra, vive il dramma della guerra e vede nel proprio orizzonte addensarsi nubi oscure che promettono solo distruzione e morte".

Anche monsignor Caputo, nel suo saluto iniziale ha ricordato la figura di Marianna Farnararo. E ha pregato per la pace, "della quale il mondo ha assoluto bisogno". Quindi al termine della messa ha letto il messaggio del Papa e ha invitato ad affidare a Maria "tutte le nostre intenzioni e quelle dei nostri cari, chiedendole di intercedere presso il Padre celeste affinché possiamo essere ogni giorno uomini e donne di pace".

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