Suor Maria Giovanna, che ha compiuto 105 anni
Quando suor Maria Giovannina D’Agostino viene al mondo, la prima guerra mondiale infuria da qualche mese ma l’Italia è ancora neutrale. Il Papa è Benedetto XV. La radio è la massima frontiera della tecnologia, il cinema rigorosamente muto, la tv fantascienza e Internet nemmeno quella. La religiosa delle Figlie di Nostra Signora della Misericordia lo scorso 20 gennaio ha compiuto 105 anni, festeggiata dalle sue consorelle, dai suoi familiari e pure dal sindaco del suo paese natale, in provincia di Benevento.
Cesira, questo il nome con cui è battezzata dai genitori Giovanni e Carmela Palmieri, nasce a Circello il 20 gennaio 1915. Da allora tanti avvenimenti hanno trasformato il mondo, eppure questa suora continua ancora oggi la sua umile ma importante testimonianza di fede. Entrata in convento il 17 settembre 1931, a 16 anni, fa la professione religiosa il 17 marzo 1933 nell’Istituto fondato da santa Maria Giuseppa Rossello a Savona dove si trova la casa-madre. Quindi è insegnante delle materne prima a Santa Crosi ce sull’Arno (Pisa) e poi, dal 1939 al 1976, a Genova Pra. Dopo due anni in una piccola comunità a Castelfrentano (Chieti), nel 1979 è trasferita nella casa provinciale di Roma dove risiede ancora oggi. Dopo aver lasciato l’insegnamento, per anni è occupata della casa e della spesa: aveva la patente e si muoveva per le vie della Capitale con una giardinetta verde. Decisa e tenace, non ha mai trascurato i suoi doveri anche nella preghiera. Precisa e rigorosa, trascorreva le sue giornate in modo intenso, trovando il tempo per leggere il giornale e tenersi aggiornata.
Il ritmo in questi ultimi anni è inevitabilmente rallentato, ma suor Giovannina non ha mai fatto mancare il suo apporto ad esempio cucendo a macchina con una Singer che è sua “coetanea”. La religiosa ha ancora nipoti residenti negli Stati Uniti – li andò a trovare quando aveva 91 anni – che periodicamente la contattano, nonostante i suoi problemi di udito. Di sicuro, grazie anche all’affetto e alla cura delle sue consorelle, non “sente” soprattutto la sua età.