Papa Francesco saluta un gruppo di fedeli cinesi in piazza San Pietro il 15 giugno 2016 (Archivio Ansa)
«Il Papa è in costante contatto con i suoi collaboratori, in particolare della Segreteria di Stato, sulle questioni cinesi» e «viene da loro informato in maniera fedele e particolareggiata sulla situazione della Chiesa Cattolica in Cina e sui passi del dialogo in corso tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese, che Egli accompagna con speciale sollecitudine».
Con questa puntualizzazione contenuta nella dichiarazione diffusa dal direttore della sala Stampa Vaticana, Greg Burke, la Santa Sede è intervenuta per ribadire i termini delle relazioni sino-vaticane. La dichiarazione è in «riferimento alle notizie diffuse circa una presunta difformità di pensiero e di azione tra il Santo Padre e i suoi Collaboratori nella Curia Romana in merito alle questioni cinesi» e le ultime righe del testo fanno comprendere quale sia l’obiettivo a chiare lettere dell’intervento vaticano: «Desta sorpresa e rammarico che si affermi il contrario da parte di persone di Chiesa e si alimentino così confusione e polemiche».
La diffusione orchestrata delle indiscrezioni sul “caso Shantou” puntava anche ad accreditare l’idea di una certa “dissociazione” tra papa Francesco e i sui collaboratori della Segreteria di Stato in merito al dossier cinese. Smentendo così le voci di chi vuole accreditare l’idea di un Papa che «non capisce» di questioni cinesi e di un Vaticano che «stia svendendo la Chiesa cattolica in Cina», la dichiarazione viene a rassicurare i cattolici cinesi. Il comunicato di oggi rappresenta la prima risposta ufficiale d’Oltretevere all’accanimento di certe campagne strumentali volte a screditare le trattative in corso tra Cina Popolare e Santa Sede, accusata da certe dinamiche di disinformazione mediatiche di perseguire un accordo politico con Pechino «sulla pelle dei cattolici cinesi», o di cedere al governo cinese solo per compiacere il proprio «cieco e ingenuo ottimismo». Si tratta di grottesche manovre rispetto al modus operandi della Santa Sede, attenta per il bene dei fedeli a tenere sempre conto di tutti i fattori e gli attori implicati nella grande partita cinese.