Il Papa e gli 80.000 in piazza San Pietro hanno recitato insieme un Padre nostro, oggi, nella festa di San Giuseppe, modello di ogni educatore e di ogni papà. "Che san Giuseppe vi benedica e vi accompagni - ha detto papa Francesco concludendo la sua catechesi sulla figura di san Giuseppe, che ha educato Gesù aiutandolo a crescere in età, sapienza e grazia - ci sono anche alcuni di noi che abbiamo perso il papà, se ne è andato, il Signore lo ha chiamato, tanti che sono in piazza non hanno il papa adesso, possiamo pregare - ha invitato -
per tutti i papà del mondo, per quelli vivi e anche per quelli defunti, e possiamo farlo insieme, ognuno ricordando il suo papà se è vivo e se è morto, e preghiamo al "grande Papà", che è il Signore". A questo punto papa Bergoglio ha recitato il Padre nostro con tutti i partecipanti alla udienza generale.II papà, e i genitori
in genere, possono imparare da san Giuseppe come "custodire" ed
"educare" i propri figli, stando loro vicino, ma nello stesso
tempo "lasciandoli crescere".
Custodire Gesù, ha anche detto papa Francesco, ha portato san
Gisueppe persino a fuggire, a
farsi profugo con Maria e
il bambino.Rappresenta "un
grave errore
pensare che un padre e una madre non possono fare nulla per
educare i figli a crescere nella grazia di Dio". Papa Francesco
cambia il tono del suo discorso festoso sulla figura e la
missione di san Giuseppe, "certamente unica e irripetibile",
per dare spazio a questa severa considerazione che ricalca la
sua ripetuta denuncia del fatto che oggi molti bambini non
sanno farsi nemmeno il segno della Croce. Giuseppe, spiega,
"faceva da papà a Gesù e nel suo custodirlo, educandolo a
crescere in età, sapienza e grazia, egli è modello per ogni
educatore, in particolare per ogni padre. Affido dunque alla
sua protezione - continua Francesco - tutti i genitori, i
sacerdoti, che sono padri anche loro, e coloro che hanno un
compito educativo nella Chiesa e nella società".