(Siciliani foto d'archivio)
Un «G50, con molte più di sette nazioni e molta più gioia». Un momento «di comunione», che vedrà rappresentate tutte le diverse anime del movimento, «di unità» nella diversità, e «di quella carità che è espressione del dinamismo della misericordia ». Salvatore Martinez, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), ha definito così il Giubileo d’oro del Rinnovamento carismatico, le cui celebrazioni si aprono oggi e avranno il loro momento clou nella Veglia ecumenica di sabato al Circo Massimo, presieduta da papa Francesco.
Sono circa 30 mila i partecipanti tra cattolici, ortodossi, evangelici e pentecostali, 600 i sacerdoti e una cinquantina i vescovi arrivati a Roma da 130 Paesi per festeggiare 50 anni di storia e di attività del movimento nato nel 1967, negli Stati Uniti, per iniziativa di alcuni studenti universitari, e ormai diffuso in tutto il mondo. «Il rinnovamento carismatico è l’espressione del più grande risveglio spirituale che il Novecento può testimoniare », ha sottolineato Martinez ricordando che in passato «dire carismatici era sinonimo di esaltati, disincarnati, gente dimentica della realtà e del divenire della storia » mentre «oggi, in tempo di crisi, è simbolo di forza, di audacia, di disponibilità, di riserva di fede, speranza e carità da dare al mondo». «Se la madre di tutte le crisi è spirituale, è nello Spirito Santo – ha detto – che si trova la risposta».
Oltre ad essere «un’occasione per testimoniare l’unità e la speciale amicizia con gli altri carismi ecclesiali sperimentata dal 1998, anno dello storico incontro tra le associazioni e i movimenti ecclesiali in piazza San Pietro con Giovanni Paolo II», il Giubileo d’oro rappresenta anche un contributo «alla grande causa dell’ecumenismo spirituale, che è la risposta dal basso, del popolo, che supera i conflitti dottrinali e teologici a favore della riconciliazione». Papa Francesco, ha osservato Martinez, «punta proprio su questo e, per suo espresso desiderio, il nostro è un evento ecumenico».
Non è un caso che siano circa 300 i leader evangelici e pentecostali presenti e che sabato pomeriggio, durante la Veglia, siano previsti gli interventi di padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa pontificia, e del pastore Giovanni Traettino, pastore della Chiesa evangelica della Riconciliazione, l’amico di vecchia data che Bergoglio volle abbracciare a Caserta il 28 luglio 2014. «L’obiettivo è quello del dialogo e dell’incontro: non parleremo di dottrina, ma ci ritroveremo insieme per celebrare la grazia di vivere la vita con lo Spirito Santo e testimoniare la comunione che condividiamo», ha spiegato Michelle Moran, presidente dell’International Catholic Charismatic Renewal Service, l’organismo che ha organizzato il grande raduno insieme alla Catholic Fraternity.
«Il Rinnovamento – ha affermato – è simbolo dell’unità nella diversità, non è uguale dappertutto e non fa le cose in un unico modo, ma stare insieme aiuta l’ecumenismo spirituale ». «Una delle sfide per la Chiesa è l’unità e questo giubileo è la testimonianza concreta di un cammino fatto insieme», gli ha fatto eco Gilberto Gomes Barbosa, presidente della Catholic Fraternity, che nel suo intervento ha fatto riferimento «agli innumerevoli frutti dati dal Movimento anche nel campo delle opere sociali, delle vocazioni e dell’evangelizzazione». Una “corrente di grazia” che da cinquanta anni feconda la vita e la missione della Chiesa.
Sabato 3 giugno la Veglia al Circo Massimo
Incontri di preghiera, momenti di adorazione eucaristica e di evangelizzazione, concerti e mostre, simposi e workshop in programma nelle basiliche papali e in alcune chiese romane, ma anche per le strade della Capitale. Il Giubileo d’oro del Rinnovamento carismatico sarà un «evento fatto di eventi», con una dimensione internazionale e un’attenzione speciale per i poveri. «Papa Francesco ci chiede di essere inclusivi. Ecco allora che sabato, alla Veglia, un settore sarà riservato ai senza tetto che stanno solitamente intorno al Vaticano e di cui si prende cura un gruppo carismatico», ha annunciato Michelle Moran, presidente dell’International Catholic Charismatic Renewal Service, nella conferenza stampa di presentazione del Giubileo d’Oro organizzato insieme alla Catholic Fraternity.
Le celebrazioni prendono il via oggi con la partecipazione all’udienza generale del Papa in piazza San Pietro e con la Messa alle 18 nella basilica di santa Maria Maggiore celebrata dall’arciprete, il cardinale Stanilaw Rylko. Domani la giornata sarà dedicata all’incontro delle scuole di evangelizzazione, delle comunità carismatiche e dei giovani nella Basilica di san Giovanni in Laterano con le celebrazioni presiedute dal vescovo Grzegorz Rys e dal cardinale Paul Josef Cordes, dei sacerdoti nella basilica di Santa Anastasia e delle famiglie nella basilica di Santa Maria in Trastevere.
Venerdì 2 giugno i partecipanti al Giubileo d’Oro si raduneranno invece al Circo Massimo per un pomeriggio di preghiera comunitaria che si concluderà con la Messa celebrata dal cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. Sabato 3 giugno, alle 13, torneranno ad aprirsi i cancelli del Circo Massimo per la veglia ecumenica presieduta dal Papa il cui arrivo è previsto alle 18. L’attesa sarà all’insegna del dialogo con i contributi di padre Raniero Cantalamessa e del pastore Giovanni Traettino, del canto e della condivisione. Domenica 4 invece l’appuntamento è in piazza san Pietro per la messa di Pentecoste celebrata dal pontefice.