lunedì 11 ottobre 2021
Subentra a Guido Marini vescovo eletto di Tortona
Monsignor Diego Giovanni Ravelli

Monsignor Diego Giovanni Ravelli - Vatican Media

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Papa Francesco ha nominato il nuovo Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e responsabile della Cappella musicale pontificia. È monsignor Diego Giovanni Ravelli, 56 anni, lombardo, finora capo ufficio nell’Elemosineria apostolica e cerimoniere pontificio. Subentra a monsignor Guido Marini, in servizio come Maestro dal 2007 dapprima con Benedetto XVI e poi con Francesco, che lo scorso 29 agosto il Papa ha promosso vescovo di Tortona.

Monsignor Ravelli è nato il 1° novembre 1965 a Lazzate, provincia di Monza e Brianza, arcidiocesi di Milano. Ordinato presbitero per l’Associazione clericale pubblica "Sacerdoti di Gesù Crocifisso-Opera don Folci" nel 1991, incardinandosi poi nella diocesi di Velletri-Segni, ha conseguito nel 2000 un diploma in Metodologia pedagogica presso la facoltà di Scienze dell’educazione della Pontificia Università salesiana a Roma, e nel 2010 il dottorato in Sacra Liturgia presso l’Istituto liturgico del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo in Urbe.

La sua tesi su «La Solennità della Cattedra di San Pietro celebrata nella Basilica Vaticana» è stata pubblicata nel 2012 dalle Edizioni Centro Liturgico Vincenziano. Officiale nell’Elemosineria apostolica dal 1998, il 12 ottobre 2013 è diventato capo ufficio. In questo ruolo è stato il più stretto collaboratore di Konrad Krajewski, nominato Elemosiniere da papa Francesco nell’agosto 2013 - dopo essere stato anche lui cerimoniere pontificio fin dal 1999 - e creato cardinale nel 2018. Dopo aver collaborato con l’Ufficio delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice in qualità di aiutante cerimoniere, Ravelli nel febbraio 2006 era stato nominato cerimoniere pontificio da Benedetto XVI. Ieri il Papa ha nominato anche un nuovo cerimoniere pontificio. Si tratta di don Cristiano Antonietti, della diocesi di Foligno e nel servizio diplomatico vaticano con la qualifica di segretario di nunziatura. Attualmente svolge la sua missione presso la Sezione per gli affari generali della Segreteria di Stato dopo essere stato in Mozambico.

Monsignor Marini nella solenne Messa di inaugurazione del processo sinodale è stato così per l’ultima volta a fianco di papa Francesco come Maestro delle celebrazioni. Domenica prossima sarà lo stesso Pontefice a consacrarlo vescovo in San Pietro. Insieme a lui verrà ordinato anche il cileno Andrés Gabriel Ferrada Moreira, lo scorso 8 settembre nominato segretario della Congregazione per il clero. Quattro i co-consacranti principali: il cardinale Beniamino Stella, prefetto emerito della Congregazione per il clero con il suo successore, l’arcivescovo coreano Lazarus You Heung-sik, e poi l’arcivescovo conventuale Marco Tasca di Genova (diocesi di origine di Marini) e l’arcivescovo Vittorio Francesco Viola, frate minore, emerito di Tortona e dallo scorso 27 maggio segretario della Congregazione per il culto divino.

Secondo le norme vigenti al Maestro delle Celebrazioni spetta curare la preparazione e lo svolgimento delle liturgie pontificie. E’ lui poi il responsabile della Sagrestia pontificia e delle Cappelle del Palazzo Apostolico. Entra nel Conclave avendo anche il compito di intimare l’Extra omnes (Fuori tutti) per invitare ad uscire tutti coloro che non sono chiamati all’elezione del nuovo Papa.

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