Oggi è il giorno delle preghiere per la pace. Dopo le parole di papa Francesco, domenica all'Angelus, contro ogni ipotesi di guerra, e quelle della Cei che chiede di "scongiurare il ricorso alle armi", diverse associazioni e movimenti oggi organizzano momenti di preghiera.
Da Sant’Egidio arriva l’invito per un flashmob questo pomeriggio alle 18,30 al Pantheon e per un incontro di preghiera a San Bartolomeo all’Isola Tiberina. «Occorre dire con chiarezza che oggi è una follia pensare al ritorno della guerra in Europa», afferma il presidente Marco Impagliazzo.
Analoghe prese di posizione da parte dei missionari Orionini e delle Acli, che chiedono «una seria azione delle diplomazie» e si appellano al governo e alla Ue «perché sappiano trovare una via di mediazione».
Il Sermig dà appuntamento per la preghiera di questa sera dalle 21 alle 22 all’Arsenale della Pace, che sarà dedicata proprio all’Ucraina. «Vogliamo dire – spiega il fondatore Ernesto Olivero – con forza che la guerra non è la soluzione». L’incontro si svolgerà in presenza, ma sarà trasmesso anche via streaming sui canali Facebook e Youtube del Sermig.
Anche l'Azione cattolica italiana e il Forum internazionale di Ac raccolgono l'invito di papa Francesco e dei vescovi italiani a pregare per la pace e chiedono a tutti di aderire, a partire da mercoledì 16 febbraio, all’iniziativa “Un minuto per la pace”. Ogni giorno, ovunque ci troviamo, fermiamoci almeno un minuto, chiniamo il capo e preghiamo in comunione e nel silenzio dei cuori per la pace in Ucraina e in tutto il mondo. La pace è un bene troppo prezioso perché l’umanità vi rinunci.