lunedì 26 dicembre 2016
Si tratta di una stima del Centro studi nuove religioni secondo cui 500 milioni di cristiani non possono professare in modo totalmente libero la loro fede.
Cesnur: «90mila cristiani uccisi nel mondo nel 2016»
COMMENTA E CONDIVIDI

La Chiesa festeggia oggi, 26 dicembre, Santo Stefano, il primo martire. La persecuzione è un fenomeno che ha segnato la storia del cristianesimo e tutt'oggi incide sulla vita di circa 500-600 milioni di cristiani nel mondo che non possono professare la loro fede in modo totalmente libero.

Lo stesso papa Francesco ha più volte ribadito che le violenze verso i cristiani sono più numerose oggi che nei primi tempi della Chiesa: si stima che siano 90mila i cristiani uccisi per la loro fede nel 2016. A dare queste cifre, in un'intervista a Radio Vaticana, è stato Massimo Introvigne, direttore del Cesnur, Centro Studi Nuove Religioni.

Anche il Sismografo ha raccolto nel corso del 2016, i dati sulle uccisioni degli operatori pastorali: si contano 31 operatori pastorali uccisi, 9 in più rispetto ai 22 del 2015 (+ 41%). Il 2016 si può considerare un "anno nero" per i cattolici, preti, religiose e laici, impegnati nell'evangelizzazione. Il continente americano si conferma per l'ennesima volta la regione più pericolosa: il numero di vittime è raddoppiato passando da 8 del 2015 a 16 nel 2016.

Nel 2016 nel mondo sono stati uccisi 14 sacerdoti. L'anno scorso ne furono uccisi 13. Un aumento sorprendente si registra nel caso delle religiose: le vittime sono passate da 4 nel 2015 a 9 nel 2016. I laici uccisi nel 2016 sono stati 8 tra cui tre operatori Caritas, 4 catechisti e un seminarista, mentre 5 erano state le vittime del 2015.

In America Latina negli ultimi dieci anni, dal 2005 al 2015, gli operatori pastorali assassinati sono stati 121 di cui 107 sacerdoti. Negli ultimi dieci anni dal 2005 al 2015 il totale di operatori pastorali cattolici uccisi nel mondo è stato di 259 persone.


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI