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Con una mossa a sorpresa nei tempi e nella persona - anche se il suo nome era stato ventilato una settimana fa dalla Catholic News Agency - papa Francesco ha nominato il nuovo Sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato. Lo ha fatto di Ferragosto - quando il Vaticano è in ferie per la Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria - chiamando al delicato incarico l’arcivescovo venezuelano Edgar Peña Parra, 58 anni, dal 2015 nunzio apostolico in Mozambico.
L’ecclesiastico latinoamericano succede al neocardinale Giovanni Angelo Becciu (destinato a guidare la Congregazione delle cause dei santi), in carica fino a quando ha ricevuto la porpora lo scorso 28 giugno. E prenderà possesso del nuovo ruolo il prossimo 15 ottobre. Almeno negli ultimi decenni non si ricorda una vacatio così lunga in questa casella particolarmente importante del governo centrale della Santa Sede. Ma papa Francesco, forse, voleva far capire ancora di più che nessuna posizione istituzionale - seppur rilevante - è in fondo indispensabile per la vita della Chiesa.
Il nuovo Sostituto è nato a Maracaibo in Venezuela il 6 marzo 1960. Con l’ordinazione presbiterale, avvenuta nell’agosto 1985, è stato incardinato nell’omonima diocesi. Dopo alcuni anni di servizio in parrocchia nel 1989 è stato inviato, primo venezuelano ad esserlo, a frequentare la Pontificia Accademia Ecclesiastica, la scuola diplomatica vaticana. A Roma si è laureato in Diritto Canonico alla Gregoriana con una tesi su "I diritti umani nel Sistema interamericano alla luce del Magistero Pontificio".
Entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede nel 1993, ha prestato la propria opera nelle rappresentanze pontificie in Kenya, in Jugoslavia, poi presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, quindi nelle nunziature apostoliche in Sud Africa, in Honduras e in Messico. Nel 2011 Benedetto XVI lo ha eletto e consacrato arcivescovo, conferendogli l’incarico di nunzio apostolico in Pakistan. Nel febbraio 2015 papa Francesco lo ha trasferito alla guida della rappresentanza pontificia nel Mozambico. L’impegno di monsignor Peña Parra a Islamabad e Maputo è stato particolarmente apprezzato, come testimonia Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, storicamente molto attiva in questi due Paesi. «In Pakistan – spiega ad Avvenire – ha lavorato per favorire l’inserimento dei cristiani più poveri nella scuola e per il dialogo interreligioso, mentre in Mozambico ha mostrato grande sensibilità per le problematiche dei bambini di strada e delle persone malate di aids come quelli curati nei nostri centri del programma Dream».
Il curriculum del presule venezuelano si riflette anche sulle sue competenze linguistiche. Infatti oltre allo spagnolo, conosce anche l’italiano, l’inglese, il francese, il portoghese e il serbo-croato.
Come già detto il ruolo del Sostituto è particolarmente importante e delicato nell’economia del governo della Curia. Nonostante alcune competenze specifiche sul personale diplomatico vaticano gli siano state sottratte con la creazione della Terza Sezione della Segreteria di Stato. Il Sostituto infatti ha un ruolo per certi versi analogo a quello di un sottosegretario della presidenza del Consiglio nel governo italiano.
E, al pari del Segretario di Stato, ha una udienza fissa settimanale (di tabella) con il Papa. Fino alla nomina dello spagnolo Eduardo Martinez Somalo del 1979 i Sostituti erano stati sempre italiani. Peña Parra è il secondo latinoamericano a ricoprire questo incarico, il primo è stato - dal 2000 al 2007 - l’argentino Leonardo Sandri, oggi cardinale.