I genitori di san Giovanni Paolo II, Karol ed Emilia Wojtyla, con il piccolo Karol - Archivio
«L’apertura del processo di beatificazione dei genitori di san Giovanni Paolo II rivela nella sua famiglia una catena di santità». È quanto ha affermato, l’altro ieri, monsignor Slawomir Oder, postulatore prima della causa di beatificazione e canonizzazione del Papa polacco e adesso di quella dei suoi genitori, Emilia Kaczorowska e Karol Wojtyla, durante una videoconferenza con i giornalisti, organizzata dall’associazione Iscom a Roma.
Solo alcuni giorni fa infatti, il 7 maggio scorso, in Polonia a Wadowice, si è aperta ufficialmente la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione dei genitori di Giovanni Paolo II. Un evento questo che s’intreccia proprio con le celebrazioni per i cento anni dalla nascita di papa Wojtyla. Primo giudice della causa è l’arcivescovo di Cracovia Marek Jedraszewski, e sarà rappresentato come delegato da padre Andzej Scaber, impiegato per la canonizzazione dell’arcidiocesi di Cracovia. Il promotore di giustizia sarà padre Tomasz Skopa, cancelliere della Curia metropolitana di Cracovia, e sono stati scelti come notai padre Grzegorz Kotala e padre Pawel Ochocki. «Tecnicamente – ha spiegato don Scaber – saranno due processi separati, uniti però dall’obiettivo di dimostrare che entrambi, praticarono le virtù cristiane in modo eroico. Nonostante siano rimaste ormai solo poche persone che hanno conosciuto i genitori di Giovanni Paolo II, la documentazione raccolta è copiosa».
Ma chi erano i genitori di Giovanni Paolo II?
Emilia Kaczorowska (1884–1929) proveniva da una modesta famiglia di artigiani. Karol Wojtyla (1879–1941) era un soldato professionista. Si sposarono nel 1906 e ebbero tre figli. Il figlio maggiore di Edmund divenne medico e morì all’età di 26 anni, dopo aver contratto la scarlattina in un ospedale di Bielsko, dove questi operava per affrontare l’epidemia. La seconda figlia, Olga, morì poco dopo la nascita. La madre del futuro Pontefice morì quando Karol aveva solo 9 anni. Il padre si spense durante l’occupazione tedesca di Cracovia nel 1941.
Monsignor Oder, tracciando l’altro ieri a Roma, il profilo dei due futuri candidati alla santità si è soffermato su alcuni tratti singolari: «Sacrificio, onestà, umiltà, fiducia nella provvidenza, spiritualità popolare». E ha osservato: «La causa si inscrive dal punto di vista tecnico tra i processi di natura storica. Essa è stata aperta dopo 40 anni dalla morte dei coniugi Wojtyla e non esistono più i testimoni diretti. Anche se sono ancora in vita due anziani amici di Giovanni Paolo II che hanno conosciuto almeno il padre. Le altre testimonianze saranno quelle di persone che hanno sentito parlare della loro fama di santità, oltre a diversi scritti, omelie e testimonianze che il Pontefice condivise con alcuni amici».