Papa Francesco ha nominato presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali l’economista Stefano Zamagni, membro del Consiglio della medesima Accademia. Originario di Rimini, 76 anni, Zamagni è il primo italiano a ricoprire tale carica. E vanta un prestigioso curriculum.
Laureato nel 1966 in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica di Milano, si è specializzato al Linacre College dell’Università di Oxford. È ordinario di economia politica presso l’Università di Bologna, dove ha ricoperto numerosi ruoli, tra cui la presidenza della Facoltà di economia, impegnandosi soprattutto negli studi sul mondo del non profit. Sempre nel capoluogo emiliano è vicedirettore del senior adjunct professor of International Political Economy (Sais). Zamagni è stato nominato accademico pontificio il 9 aprile 2013, entrando poi a far parte del Consiglio dell’Accademia.
È membro di varie istituzioni, fra le quali: il comitato accademico del Human Development, Capability and Poverty International Research Center presso l’Università di Harvard; del Consiglio nazionale per il Terzo settore a Roma; del Consiglio scientifico del programma di dottorato in economia presso l’Università Cattolica argentina. Come viene sottolineato nel profilo biografico pubblicato dalla Sala Stampa della Santa Sede, i suoi studi e pubblicazioni riguardano l’ambito dell’economia politica internazionale, economia civile, economia ed etica, teorie del comportamento dei consumatori e della scelta sociale, epistemologia economica. Zamagni è inoltre autore di numerosi libri e articoli di riviste nell’ambito dell’economia del welfare, della teoria del comportamento dei consumatori, della teoria della scelta sociale, dell’epistemologia economica, dell’etica, della storia del pensiero economico e dell’economia civile.
Zamagni subentra alla professoressa inglese Margaret Scotford Archer, 76 anni che era stata nominata nell’aprile 2014. La Pontificia Accademia delle Scienze sociali è stata istituita nel 1994 da papa Giovanni Paolo II per promuovere lo studio e il progresso delle scienze sociali, principalmente l’economia, la sociologia, il diritto e le scienze politiche, in modo da offrire alla Chiesa gli elementi di cui avvalersi per lo sviluppo della sua Dottrina e riflettere sull’applicazione della Dottrina stessa nella società contemporanea. Il vescovo argentino Marcelo Sanchez Sorondo, 77 anni a settembre, ne è Cancelliere dal 1998.
Già il 23 marzo il sito “Economia di comunione” (EdC) del Movimento dei Focolari aveva “anticipato” la nomina di Zamagni riportando alcune sue dichiarazioni. Per il professore, la nomina è «legata all’impostazione teologica-filosofica a cui – a differenza dei suoi predecessori – è legato papa Bergoglio, quella del “realismo storico”».
Nel senso che «mentre altri papi privilegiavano l’approccio Top-Down e cioè dai principi primi della teologia cattolica facevano derivare tutta una serie di conseguenze di ordine pratico», l’attuale Pontefice «si muove a rovescio, parte cioè dalla constatazione di ciò che capita nel mondo – ecco perché si chiama realismo storico – e da lì, alla luce dei principi cristiani, cerca di dare non solo una lettura, ma soprattutto delle linee di azione».
E questo «esige una Pontificia Accademia che fornisca non solo ottime elaborazioni dei principi ma si spinga a indicare linee di intervento». Per Zamagni quindi, gli ambiti di intervento in cui le indicazioni dell’Accademia potranno incidere «sono vari e tutti molto importanti in questo momento storico: basti pensare alla questione ambientale, o a quella della finanza internazionale». Per il nuovo presidente insomma, con la sua nomina «il Papa vuol dare ai lavori della Pontificia Accademia delle Scienze sociali una direzione di marcia che tenda a privilegiare non solo il factum (quello che è stato fatto) ma il faciendum (quello che si deve fare) dimostrando così di aver compreso che non solo per i cristiani ma anche per gli uomini di buona volontà, il tempo della sola denuncia non è più sufficiente, occorre passare al “fare”». Ad esempio, riguardo ad un problema «che sta molto a cuore al Papa», quello della tratta, per Zamagni «non basta più dire: “questo è un peccato!”, bisogna avere il coraggio di denunciare e proporre linee di azione».
La Pontificia Accademia delle Scienze Sociali è stata istituita dal Sommo Pontefice Giovanni Paolo II (l'1 gennaio del 1994) al fine di promuovere lo studio e il progresso delle scienze sociali, principalmente l'economia, la sociologia, il diritto e le scienze politiche, offrendo alla Chiesa gli elementi di cui avvalersi per lo sviluppo della sua Dottrina sociale e riflettendo sull'applicazione di questa Dottrina nella società contemporanea.