Un'immagine dell'edizione 2014Ecco la traduzione del messaggio di Papa Francesco all'edizione numero 100 del Katholikentag (la "Giornata dei cattolici tedeschi), che si svolge a Lipsia sul tema "Ecco l'uomo"Cari fratelli e sorelle,saluto di cuore voi tutti che
partecipate alla 100ma Giornata dei Cattolici a Lipsia. Sono lieto che siate
convenuti così numerosi. Voi volete mostrare agli uomini e alle donne a Lipsia
e in tutta la Germania,
che vivete la gioia del Vangelo. Avete buoni rapporti con i cristiani delle
altre confessioni e date un’autentica testimonianza di Cristo con il vostro
impegno concreto a favore dei più deboli e bisognosi.«Ecco l’uomo!». Vi siete radunati sotto questo motto. Questo mostra in modo
molto bello ciò che conta. Non è il fare o il successo esteriore che conta, ma
la capacità dì fermarsi, di volgere lo sguardo, di essere attenti verso l’altro
e di offrirgli quello che gli manca veramente. Ogni persona umana desidera la comunione e la pace. Ha bisogno di una
convivenza pacifica. Ma ciò può crescere solo quando costruiamo anche la pace
interiore nel nostro cuore. Molte persone vivono in una fretta costante. Così
tendono a travolgere tutto ciò che hanno intorno a sé. Questo incide anche sul
modo in cui si tratta l’ambiente. Si tratta di concedersi più tempo per
recuperare la serena armonia con il mondo, con il creato, ma anche con il
Creatore (cfr. Laudato si’ 225). Cerchiamo nella contemplazione, nella
preghiera di raggiungere sempre più familiarità con Dio. E pian piano scopriamo
che il Padre celeste desidera il nostro bene, Egli vuole vederci felici, colmi
di gioia e sereni. È questa familiarità con Dio che
anima pure la nostra misericordia. Come ama il Padre così amano i figli. Come è
misericordioso Lui, così anche noi siamo chiamati ad essere misericordiosi, gli
uni verso gli altri (cfr. Misericordiae vultus, 9). Lasciamoci toccare dalla
misericordia di Dio anche con una buona confessione, per diventare sempre più
misericordiosi come il Padre.
«Ecco l’uomo!». Tante volte incontriamo nella società l’uomo maltrattato.
Vediamo come altri giudicano il valore della sua vita e lo sollecitano, nella
vecchiaia e nella malattia, a morire presto. Vediamo come gli uomini vengano
compromessi, sbattuti qua e la e privati della propria dignità, perché non
hanno lavoro o sono profughi. Vediamo qui Gesù sofferente e martoriato, che posa
lo sguardo sulla malvagità e sulla brutalità in tutta la loro dimensione, che
gli uomini subiscono o fanno subire l’uno all’altro in questo mondo. A quanti sono radunati a Lipsia e
a tutti fedeli in Germania formulo l’auspicio che dìano sempre più spazio nella
vita alla voce dei poveri e degli oppressi. Sostenetevi a vicenda nella condivisione
di esperienze e idee su come portare la Buona Notizia di
Cristo agli uomini. Imploriamo il Consolatore divino, lo Spirito Santo,
affinché ci dia il coraggio e la forza per essere testimoni di quella speranza,
che è Dio per l’umanità intera. E, per favore, pregate anche per me. A voi
tutti, che contribuite e partecipate a questa festa della fede, della gioia e
della speranza, di cuore imparto la Benedizione Apostolica.
Papa Francesco
Messaggio di Papa Francesco ai cattolici tedeschi riuniti a Lipsia per la centesima Katholikentag (Filippo Rizzi)
"Preghiamo sempre, senza stancarci"
"Preghiamo sempre, senza stancarci"
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