lunedì 7 ottobre 2013
​Lo riferisce un giornalista siriano che milita tra i ribelli. Le sue fonti lo avrebbero avvistato in una località del Nord. Sarebbe nelle mani dei terroristi filo al-Qaeda dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante. Il gesuita è scomparso il 28 luglio mentre si trovava nella città di Raqqa.
 Avviata la distruzione delle armi chimiche. «Collaborativi»
COMMENTA E CONDIVIDI
"Padre Paolo Dall'Oglio è vivo e viene tratto bene dai suoi sequestratori, appartenenti all'organizzazione estremista Stato Islamico dell'Iraq e del Levante". Lo ha detto l'attivista antiregime Khalaf Ali Khalaf, che ha citato fonti vicine al gruppo estremista legate ad al-Qaeda. Le fonti "hanno avvistato il gesuita italiano Dall'Oglio sabato scorso - ha dichiarato l'attivista all'agenzia di stampa Aki-Adnkronos International - in una zona nel nord" della Siria, dove è attivo lo Stato Islamico.Per paura di rappresaglie, Khalaf, giornalista e attivista antiregime che si trova nel nord-est della Siria, non ha voluto rivelare l'identità delle sue fonti, né dove sia stato avvistato esattamente Dall'Oglio, scomparso dalla città di Raqqa il 28 luglio scorso.La Coalizione nazionale dell'opposizione siriana aveva espresso in precedenza "profonda preoccupazione" per la sorte del gesuita, invitando gli attivisti a Raqqa a fornire qualunque informazione utile a individuare Dall'Oglio e a garantire la sua sicurezza".Il gesuita italiano si era recato nel nord della Siria, paese dal quale era stato espulso a giugno dello scorso anno, per negoziare la pace tra gruppi jihadisti e curdi.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: