lunedì 8 agosto 2022
Si è spento il cardinale slovacco Jozef Tomko, prefetto emerito della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli e del Comitato per i Congressi eucaristici internazionali. Il cordoglio del Papa
Il cardinale slovacco Jozef Tomko, prefetto emerito della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali: aveva 98 anni

Il cardinale slovacco Jozef Tomko, prefetto emerito della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali: aveva 98 anni - Ansa

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È morto questa mattina a Roma il cardinale slovacco Jozef Tomko, prefetto emerito della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali: aveva 98 anni ed era il più anziano porporato del Collegio cardinalizio. Lo scrive Vatican News.

Tomko è morto nel suo appartamento a Roma, dove era assistito dalle Suore della Carità di San Vincenzo de' Paoli. Dopo esserestato ricoverato al Policlinico Gemelli il 25 giugno a causa di una lesione alla vertebra cervicale, ha trascorso sei settimanein ospedale e da sabato 6 agosto ha continuato le cure a casa con l'assistenza di un infermiere vaticano. Durante la suapermanenza in ospedale ha ricevuto la visita del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.

Il 30 aprile scorso papa Francesco lo aveva incontrato in Aula Paolo VI in occasione dell'incontro con i partecipanti al pellegrinaggio slovacco e nel discorso aveva detto: "Saluto cordialmente il cardinale Jozef Tomko, la cui presenza ci fa sentire che la Chiesa è una famiglia che sa onorare l'anzianità come un dono". Una sapienza, sorretta "da fede profonda e sguardo lungimirante" che il Pontefice sottolinea nel telegramma di cordoglio inviato a monsignor Bernard Bober arcivescovo di Košice dopo aver appreso del decesso. Nel messaggio non di maniera, il Papa, assieme al "lungo e solerte lavoro nella Santa Sede", si sofferma sullo "spirito orante" del porporato che "lo ha visto in età già avanzata rimanere assiduo alla quotidiana recita del Rosario in piazza San Pietro, rendendo una bella e pubblica testimonianza di amore alla Vergine Santa"

Tomko era nato a Udavské, in Slovacchia, l’11 marzo 1924. Dopo aver frequentato la Facoltà teologica a Bratisiava si era trasferito a Roma conseguendo le lauree in Teologia, Diritto canonico e Scienze sociali. Ordinato sacerdote il 12 marzo 1949, per 15 anni – dal 1950 al 1965 – era stato vice rettore del Pontificio Collegio Nepomuceno, a Roma, e dell’annesso Convitto per sacerdoti. Scelto come uno dei segretari speciali per l’Assemblea sinodale del 1967, nel dicembre 1974 fu nominato sotto-segretario della Congregazione per i vescovi e il 5 luglio di cinque anni più tardi, segretario generale del Sinodo dei vescovi con l’elezione ad arcivescovo titolare di Doclea. Lo stesso Giovanni Paolo II gli aveva conferito la consacrazione episcopale il 15 settembre successivo, festa dell’Addolorata, patrona della Slovacchia. Nei sei anni da segretario generale Tomko aveva preparato e curato lo svolgimento di due Sinodi generali ordinari (1980-1983) e del Sinodo particolare dei Paesi Bassi (1980), avviando anche l’iter dell’assemblea straordinaria indetta per l’autunno 1985 in occasione del XX anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II, e di quello ordinario del 1987 sulla vocazione e missione dei laici. Molto attivo in campo ecumenico, nel 1972 fece parte parte della delegazione della Santa Sede alla Federazione luterana mondiale e al Consiglio ecumenico delle Chiese a Ginevra. Fu anche membro della Commissione mista cattolica-luterana-riformata sulla Teologia del matrimonio guidando la delegazione della Santa Sede alla riunione dei Ministri europei per gli Affari della Famiglia, tenutasi a Roma nel 1981. Nominato pro-prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli il 24 aprile 1985 (e poi prefetto il 27 maggio) il 25 maggio dello stesso anno era stato creato cardinale da Giovanni Paolo II con il titolo di Santa Sabina.

Già gran cancelliere della Pontificia Università Urbaniana, fu presidente delegato all’Assemblea speciale per l’Asia del Sinodo dei vescovi (1998) mentre dal 15 ottobre 2001 al 1° ottobre 2007 ha presieduto il Comitato pontificio per i Congressi eucaristici internazionali. Aveva inoltre fatto parte insieme ad altri due cardinali, Julian Herranz e Salvatore De Giorgi, della Commissione che Benedetto XVI istituì nel 2012 per indagare sulla fuga di notizia vaticane coperte da segreto d’ufficio, vicenda che i media ribattezzarono Vatileaks. Il risultato fu il dossier consegnato da Ratzinger a papa Francesco all'inizio del suo pontificato. L’impegno ecclesiale di Tomko si è tradotto anche in articoli e pubblicazioni librarie. In particolare, il volume “Sulle strade della missione” tradotto in italiano nel 2009 in cui il porporato racconta le sue esperienze di viaggio, corredate da un ricco album fotografico, durante i sedici anni in cui fu a capo della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, narrati paese per paese.

Dopo i funerali nella Basilica di San Pietro, giovedì 11alle 11, Tomko sarà sepolto a Košice, in Slovacchia, nella Cattedrale di Santa Elisabetta. Con la sua scomparsa, il Collegio cardinalizio risulta composto da 206 porporati, di cui 116 elettori e 90 non elettori. Il più anziano è ora il 97enne Alexandre do Nascimento, arcivescovo emerito di Luanda, in Angola.

I funerali saranno celebratati dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, insieme ai cardinali, arcivescovi e vescovi e alla presenza del Papa. Al termine della celebrazione eucaristica, papa Francesco presiederà il rito dell'Ultima Commendatio e della Valedictio.

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