Il cardinale Prosper Grech durante il Concistoro del 18 febbraio 2012 - Ansa
Fotografo per passione ed esperto di patristica
Fotografo per passione e quasi per “professione”, è stato il sacerdote a raccogliere l’ultima confessione nel giugno del 1963 dell’allora cardinale di Milano Giovanni Battista Montini prima che quest’ultimo venisse eletto Pontefice con il nome di Paolo VI e toccò sempre a lui anziano porporato agostiniano, 50 anni dopo, tenere la meditazione ai 115 cardinali riuniti in Conclave nel 2013 che porterà all’elezione sul soglio di Pietro di papa Francesco. Sono alcuni dei tratti più salienti e incredibili della
lunga vita del cardinale maltese esperto di patristica e di Bibbia Prosper Grech morto il 30 dicembre all’età di 94 anni a Roma. Padre Grech aveva da pochi giorni tagliato questo storico traguardo le sue 94 primavere: essendo
nato Birgu (Vittoriosa) nell’isola di Malta il 24 dicembre 1925; sempre in quei giorni fu battezzato con il nome di Stanley, cambiato poi in Prosper al momento del suo ingresso nell’Ordine agostiniano. Nel 1944 emette i suoi primi voti
all’interno della Famiglia agostiniana. Nel 1946 i superiori lo inviano a Roma al collegio internazionale Santa Monica per perfezionare gli studi. Il 25 marzo 1950 è ordinato presbitero nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Nel 1953
ha concluso gli studi alla Pontificia università Gregoriana conseguendo la licenza e il dottorato in teologia con la tesi su L’espiazione a Dio nella teologia inglese moderna. Nel frattempo ha seguito anche i corsi di Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico dove ha
ottenuto la licenza. Nel 1951 ha anche ottenuto un diploma in psicologia dell’educazione a Friburgo, in Svizzera. Nel 1965 è stato chiamato a presiedere l’Istituto teologico agostiniano. Nel 1970 è stato invitato a insegnare ermeneutica al
Pontificio Istituto Biblico (a chiamarlo a questo prestigioso incarico e intuendone le sue doti anche per la conoscenza del pensiero di Rudolph Bultmann fu l’allora rettore il gesuita Carlo Maria Martini) dove è rimasto fino al 2002. Dal 1971 al 1989 è stato anche insegnante di teologia biblica alla Pontificia università Lateranense. Nel 1984 è stato nominato consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede e nel 1998 l’allora prefetto Joseph Ratzinger lo ha inviato in India quale visitatore apostolico dei Seminari. Nel
2003 è stato nominato membro della Pontificia accademia teologica (Path) e nel 2004 della Pontificia commissione biblica (Pcb). Una conoscenza da “vicino” quella di padre Grech con il cardinale Ratzinger che spingerà lo stesso Benedetto XVI a crearlo cardinale (assieme a nomi di rango come il gesuita Karl Josef Becker e Julien Ries) il 18 febbraio 2012. L’8 febbraio dello stesso anno viene ordinato vescovo nella Con-cattedrale di San Giovanni a Malta. Ma la lunga esistenza di padre Grech ha avuto altri capitoli dal sapore incredibile: tra le mura dell’Augustinianum a Roma fu partecipe dei tanti salvataggi di ebrei durante il pontificato di Pio XII e conobbe da “vicino” il patriarca di Venezia Albino Luciani destinato a divenire Giovanni Paolo I di cui rischiò di diventare «segretario...». «Era veramente buono e simpatico, un uomo umile, – raccontò alcuni anni fa lo stesso Grech – che si nascondeva… Ma anche affabile». A legarlo ad un’amicizia particolare con papa Montini era il particolare rapporto intrattenuto con l’artista e scultore amato dal Papa di Concesio: Lello Scorzelli. Il nome del cardinale Grech è associato a quello della fondazione (assieme al confratello Agostino Trappé) dell’istituto Patristicum Augustinianum nel 1969. Il 2 gennaio all’Altare della Cattedra nella Basilica Vaticana alle 11.30 si terranno le esequie. La liturgia esequiale sarà celebrata dal cardinale GiovanniBattista Re, vice decano del collegio cardinalizio, al termine della celebrazione eucaristica, papa Francesco presiederà il rito dell’ultima commendatio e della valedictio. Il cardinale Grech verrà sepolto a Malta in un complesso dell'Ordine agostiniano.
Un recente incontro in Vaticano tra il cardinale Grech e papa Francesco - Vatican Media
Il telegramma di papa Francesco: buon formatore dei sacerdoti
«Appresa la notizia della pia dipartita del venerato cardinale Prosper Grech, desidero esprimere sentimenti di cordoglio a lei, all’intero ordine agostiniano ed ai familiari del caro porporato, verso il quale ho sempre nutrito grande stima sia per la sua testimonianza personale di vita cristiana e consacrata sia per il suo esemplare servizio alla formazione delle nuove generazioni, specialmente dei sacerdoti». E’ quanto ha scritto papa Francesco, nel telegramma di cordoglio, inviato al priore generale dell’Ordine di sant’Agostino, padre Alejandro Moral Antón, per la morte, avvenuta il 30 dicembre, del cardinale Prosper Grech, della diaconia di Santa Maria Goretti, docente emerito di varie università pontificie romane e consultore della Congregazione per la dottrina della fede. «Nel ricordare il lungo e competente servizio da lui svolto come docente in varie Università romane, come pure prestato alla Santa Sede – si legge nel messaggio del Pontefice -, innalzo la mia preghiera di suffragio affinché il Signore accolga la sua anima nel Regno eterno della luce e della pace e di cuore invio a lei, ai confratelli ed a quanti ne piangono la scomparsa la benedizione apostolica».