Battista Picetti - Dal sito della diocesi di Cremona
Impegno pastorale e passione per la fisica e l’astronomia hanno segnato la vita di padre Battista Picetti, 94 anni, morto nella notte tra il 3 e il 4 agosto dopo aver contratto pochi giorni prima il Covid in Cile, dove risiedeva. Il barnabita, originario di Brignano Gera d’Adda (dove tutt’oggi abitano i suoi familiari), in diocesi di Cremona, aveva passato la sua vita in missione in Sud America dove era sbarcato dopo gli studi, la professione solenne nel 1950 e l’ordinazione sacerdotale a Roma nel 1952.
Parroco nella città dell’Higuera dal 1979 al 2015, aveva ricevuto nel 2008 la cittadinanza onoraria per il bene profuso. Ma ciò che lo ha contraddistinto è stata la sua attenzione educativa nell’insegnamento, la capacità di divulgatore scientifico e lo studio. Metteva in campo le sue conoscenze fisiche ed astronomiche implementando anche l’Accademia di Fisica ed Astronomia nel Seminario Conciliar, per consentire ai tanti giovani, che ne seguivano le lezioni, di ampliare le loro conoscenze fisiche ed ammirare le stelle di notte.
Aveva formulato nel 1997 una teoria chiamata da lui “visione speculare”, perché secondo i suoi calcoli l’universo si starebbe espandendo in 2 dimensioni speculari l’una dall’altra. Scienza e fede sempre in dialogo, sostenevano la sua profonda spiritualità per la quale leggeva in ogni cosa l’armonia celeste. Colpito dal Covid, se n’è andato presso il collegio barnabita di La Serena, là dove sulla porta d’entrata del Tololito, il telescopio del Collegio, aveva fatto esporre la frase: “Giovane lascia tutto in ordine e che l’Infinito sia tuo!”.