Il cardinale Lozano Barragan in una foto del 2008 - Archivio Siciliani
“Servitore e amico di tre Papi”. La decana dei vaticanisti Valentina Alazraki, sua conterranea, lo ha salutato così. In modo veramente appropriato. Si è spento oggi il cardinale messicano Javier Lozano Barragan, presidente emerito del pontificio Consiglio della pastorale per gli operatori sanitari, e arcivescovo-vescovo emerito di Zacatecas.
Il compianto porporato era nato il 26 gennaio 1933 a Toluca, in Messico. Devotissimo alla Vergine di Guadalupe, nella Basilica a lei dedicata aveva fatto la prima comunione, era stato ordinato vescovo e aveva scelto di celebrare la sua prima Santa Messa come cardinale.
Ordinato sacerdote nel 1955 per la diocesi di Zamora, tra il 1954 e il 1958 aveva conseguito la Laurea e il Dottorato in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana. Docente di Teologia Dogmatica, di Storia della Filosofia nel Seminario diocesano, dal1973 al 1975 era stato presidente della Società Teologica Messicana.
Chiamato a servire la Chiesa in America Latina come Direttore dell'Istituto Teologico Pastorale del Celam, nel 1979 aveva partecipato alla Conferenza Episcopale di Puebla.
Il 5 giugno 1979 Giovanni Paolo II lo aveva nominato ausiliare di México.
Era stato fondatore della Pontificia Università del Messico, responsabile accademico presso la Santa Sede e membro del Consiglio Superiore del medesimo ateneo dal 1982 al 1985. Aveva partecipato a numerosi Sinodi dei Vescovi e durante quello sulla famiglia del 1980 era stato Segretario speciale.
Vescovo della Diocesi di Zacatecas dal 1985 al 1997 nel 1988 era divenuto membro del Pontificio Consiglio per il dialogo con i non credenti, diventato poi Pontificio Consiglio della Cultura.
Nel 1989 era divenuto membro della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. Nel 1997 era stato nominato consigliere della Pontificia Commissione per l'America Latina.
Nel Celam poi, dal 1986 al 1991 era stato Presidente del Dipartimento per l'Educazione e, dal 1995 al 1997, Presidente del Dipartimento per l'Economia. Nel gennaio del 2000 era divenuto anche membro della Congregazione per i vescovi.
Come vescovo in Messico, amava ricordare, aveva dovuto vivere momenti di freddezza tra i responsabili del Governo civile e della Chiesa. E aveva sostenuto con forza il riconoscimento giuridico della Chiesa in Messico, che solo poco tempo prima pareva impensabile.
Il 20 agosto 1996 Giovanni Paolo II lo aveva nominato presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute). Ha svolto questo incarico presso la Curia Romana dal gennaio 1997, quando ha ricevuto il titolo personale di arcivescovo, anche nel pontificato di Benedetto XVI, fino al 18 aprile 2009.
Creato cardinale da Giovanni Paolo II nel concistoro del 21 ottobre 2003, aveva partecipato al conclave dell’aprile 2005 che aveva eletto papa Ratzinger.
Era ben conosciuto è stimato da papa Francesco che nei giorni scorsi si è recato, in privato, al suo capezzale. "Questo abnegato prelato – ha scritto il Pontefice nel telegramma di cordoglio – dal 1980 mi ha onorato con la sua amicizia, e durante gli anni ha offerto con fedeltà la sua vita al servizio di Dio e della Chiesa universale".
Con la scomparsa di Lozano Barragan il numero dei cardinali scende a 210, di cui – se si esclude Angelo Becciu – 117 elettori. I porporati messicani sono ora 6, di cui 3 elettori (l’arcivescovo di Monterrey Francisco Robles Ortega, quello di Mexico Carlos Aguiar Retes con il predecessore Norberto Rivera Carrera, che però compirà 80 anni il prossimo 6 giugno)