Margaret Karram, la nuova presidente dei Focolarini - Su concessione di CSC audiovisivi
Margaret Karram è la nuova presidente dei Focolari. È stata eletta con oltre due terzi delle preferenze degli aventi diritto tra i partecipanti all'Assemblea generale del Movimento, composta da 359 rappresentanti di tutto il mondo. Succede alla fondatrice Chiara Lubich e a Maria Voce che è rimasta in carica per due mandati di sei anni.
Margaret Karram ha 58 anni ed è araba, cristiana-cattolica. È nata ad Haifa e si è laureata in ebraismo all'Università ebraica di Los Angeles. Ha ricoperto vari incarichi di responsabilità per i Focolari a Los Angeles e a Gerusalemme. Ha collaborato anche in diverse commissioni e organizzazioni per la promozione del dialogo tra le tre religioni monoteiste, come la Commissione episcopale per il dialogo interreligioso, nell'Assemblea dei cattolici ordinari della Terra Santa e l'organizzazione Icci (Interreligious coordinating council in Israel).
Ha lavorato 14 anni al Consolato generale d'Italia a Gerusalemme. Dal 2014 è al Centro internazionale dei Focolari come consigliera per l'Italia e l'Albania e corresponsabile per il Dialogo tra Movimenti ecclesiali e nuove Comunità cattoliche. Nel 2013 è stata insignita del premio “Mount Zion Award” per la riconciliazione, attribuitole insieme alla studiosa e ricercatrice ebrea Yisca Harani, per l'impegno nello sviluppo del dialogo tra culture e religioni diverse.
Nel 2016 ha ricevuto il Premio internazionale Santa Rita per aver favorito il dialogo tra cristiani, ebrei, musulmani, israeliani e palestinesi, partendo dalla quotidianità della vita vissuta.
Le elezioni si sono svolte ieri, 31 gennaio 2021, ma la sua nomina è divenuta effettiva solo oggi, in seguito alla conferma da parte del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, come previsto dagli Statuti generali dei Focolari. Nel documento si auspica infine che la nuova Presidente possa assolvere il proprio compito «con fedeltà, spirito di servizio e senso ecclesiale, per il bene dei membri dell'Opera e della Chiesa universale».