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«Quando ci sono difficoltà nella vita, andiamo dalla madre; e quando la vita è felice andiamo dalla madre a condividere anche questo. Abbiamo bisogno di recarci in queste oasi di consolazione di misericordia, dove la fede si esprime in lingua materna; dove si depongono le fatiche della vita tra le braccia della Madonna e si torna a vivere con la pace nel cuore. Fratelli e sorelle impariamo a frequentare i Santuari mariani dove in un linguaggio paterno deporremo le difficoltà della vita nelle mani della Vergine Maria. Ci consolerà e aiuterà a trovare la pace del cuore». Le parole di papa Francesco dell’udienza di due giorni fa sono utilizzate dal rettore della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, don Aurelio Russo, per presentare i festeggiamenti per il 70° anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa. «In Sicilia la Madonna ha versato le lacrime e noi vogliamo ricordarlo per non dimenticare - ha detto don Aurelio -. La missione della Madonna continua nella storia dei nostri giorni. A Siracusa ha dato il segno inequivocabile della sua maternità, attraverso il tenero ed inesauribile segno delle sue dolci lacrime».
Primo appuntamento stasera, alle 20, con “Pedalando nella storia con Maria”, in collaborazione con la polizia di Stato: una passeggiata per ripercorrere il tragitto che fece il quadretto portato in bicicletta di notte. Domani alle 19.30, al centro convegni della Basilica, presentazione del libro di don Carlo Fatuzzo “Sono lacrime di preghiera. Per una spiritualità delle lacrime”.
Domenica, alle 19, in Basilica, messa presieduta dall’arcivescovo Francesco Lomanto con il rito della benedizione del Cotone. Al termine, benedizione della Via Crucis artistica realizzata dal maestro siracusano Giorgio Orefice, testimone oculare della lacrimazione. Una Via Crucis nel parco del Santuario composta da 14 lastre di pietra lavica dipinte con la tecnica della pittura a smalto bruciato a fuoco. L’obiettivo dell’artista è quello di interpretare e restituire le emozioni vissute da Gesù: «Il Cristo soffre ed il dolore gli si vede nel volto: muore per l’ingiustizia del mondo» ha spiegato Orefice.
Lunedì, alle 19, in piazza Euripide, la Festa dei Giovani, a cura dell’Ufficio di pastorale giovanile. La sera dello stesso giorno, in Basilica, “La Lunga Notte del Santuario” dalle 21 alle 22, Veglia a cura dei Gruppi del Santuario; dalle 22 alla mezzanotte preghiera con la staffetta del Rosario.
«Maria, che piange Siracusa, condivide con ognuno il cammino terreno e anela a vedere i figli al sicuro nel cuore di Dio - ha detto l’arcivescovo Francesco Lomanto -. Se solo ci fermassimo a pensare a questo dono straordinario e al privilegio che ci è stato accordato. Le lacrime di Maria, ha detto san Giovanni Paolo II, sono lacrime di dolore per le coscienze indurite dall’odio e dalla violenza della guerra; sono lacrime di preghiera che invocano da Dio aiuto e protezione; sono lacrime di speranza che ci ricordano l’inviolabile dignità sacra di ogni persona in Dio».
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Dal 29 agosto all’1 settembre, i quattro giorni dell’anniversario: martedì 29 presiede la celebrazione l’arcivescovo Lomanto, con la partecipazione delle associazioni di volontariato e degli ammalati. Mercoledì 30 presiede Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei. Giovedì 31 Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare di Roma e membro della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute. Venerdì 1 settembre il cardinale Stanisław Jan Dziwisz, segretario particolare di san Giovanni Paolo II, arcivescovo emerito di Cracovia. Parteciperanno gli arcivescovi e i vescovi di Sicilia. Al termine della celebrazione eucaristica l’arcivescovo Lomanto pronuncerà l’atto di consacrazione e di affidamento alla Madonna delle Lacrime.
Sabato 2 settembre, alle 17, nel salone San Giovanni Paolo II del centro convegni della Basilica, si terrà un particolare momento di riflessione: “Totus Tuus ~ Lacrime d’Amore. Siracusa incontra il cardinale Stanisław Jan Dziwisz”. La Penitenzeria apostolica ha concesso il dono dell’indulgenza plenaria.
Il giorno dopo i Cantunovu terranno un concerto sulla scalinata del Santuario alle 21 dal titolo “Picchì chianci Madunnuzza”. Infine è stato emesso anche un annullo commemorativo dalle Poste Italiane.