Il dramma degli abusi sui minori ha raggiunto dimensioni tali che il Papa ha deciso di convocare in Vaticano un incontro internazionale, un summit cui sono state invitate le Chiese di tutto il mondo. Tema guida dell’evento, in programma dal 21 al 24 febbraio: “La protezione dei minori nella Chiesa". Con l’aiuto di un kit informativo curato da padre Federico Lombardi già direttore della Sala Stampa della Santa Sede e curatore dell’incontro, proviamo a saperne di più.
Chi partecipa?
Saranno presenti:
114 presidenti di Conferenze episcopali (cioè i vescovi), di cui
36 dall’Africa
24 dalle Americhe
18 dall’Asia
32 dall’Europa
4 dall’Oceania
14 capi delle Chiese cattoliche Orientali
15 vescovi che non appartengono a nessuna Conferenza episcopale
12 superiori generali di ordini religiosi (uomini)
10 superiore generali (donne)
4 membri della Curia Romana
5 membri del Consiglio di cardinali
5 tra organizzatori, moderatore, presentatori
in totale 190 persone
Quali gli obiettivi?
Il Papa desidera innanzitutto che i partecipanti prendano pienamente coscienza del dramma e della sofferenza delle vittime. Inoltre ciascuno dovrà uscire dall’incontro sapendo come agire, quali siano le procedure, i compiti che ai diversi livelli devono essere seguiti.
Come si svolge l’incontro?
Gli “ingredienti” principali del summit sono 4.
La preghiera: all’inizio e alla fine di ogni giornata ci saranno dei momenti dedicati alla preghiera; nel pomeriggio di sabato 23 è in programma la Liturgia penitenziale, il giorno dopo una concelebrazione eucaristica.
Le relazioni: ne sono previste 9, 3 al giorno, di cui due al mattino e una al pomeriggio, seguite da domande e risposte.
I gruppi di lavoro: ogni giorno prevede due momenti in cui i partecipanti lavoreranno in ambiti più ristretti..
Papa Francesco: spetta al Pontefice il compito di tenere l’intervento di apertura dell’incontro, giovedì 21 febbraio. Bergoglio pronuncerà inoltre il discorso conclusivo nella mattina del 24 febbraio.
Quali gli argomenti centrali?
Tre i temi guida dell’evento: responsabilità, rendere conto o accountability, trasparenza.
Ciascuno di essi sarà affrontato in tre relazioni collegati agli argomenti relativi. Vale a dire: la figura del vescovo e le sue responsabilità; il rapporto del vescovo con gli altri vescovi; il rapporto del vescovo con il popolo di Dio e la società.
Saranno presenti vittime?
L’ascolto di chi ha subito violenze e la comprensione della sua sofferenza è il punto di partenza necessario per un impegno serio contro gli abusi sessuali.
Nello specifico ogni mattina di lavori si aprirà con un video che raccoglie 5 testimonianze e un’altra è prevista durante la preghiera serale.
Naturalmente, l’Incontro intende promuovere la consapevolezza della necessità permanente dell’ascolto delle vittime.
È previsto un documento finale?
No. La conclusione sarà rappresentata dal discorso che il Papa pronuncerà al termine della Liturgia di domenica mattina. Ma, poiché l’Incontro stesso è un tempo di ascolto reciproco e di corresponsabilità, nei giorni immediatamente successivi è previsto che gli organizzatori e i capi dicastero si incontrino per trarre le conseguenze operative dell’Incontro e gli impegni che ne conseguono, in modo che gli impulsi, le proposte e le misure previste, possano venire efficacemente tradotti in pratica.
Come si aiuteranno i partecipanti a conservare i frutti dell’Incontro?
Ognuno avrà un raccoglitore per i testi delle preghiere e liturgie, per le relazioni, le eventuali comunicazioni e gli altri testi e sussidi o vademecum preparati in vista dell’Incontro. Tutto il materiale sarà disponibile anche in forma elettronica per poter essere più facilmente condiviso.
I semplici fedeli come potranno partecipare all’incontro?
Informandosi attraverso le notizie e i documenti che saranno pubblicati. Soprattutto però con la preghiera. Lo ha chiesto una volta di più il Papa all’Angelus di domenica scorsa. Riprendiamo le sue parole: cari fratelli e sorelle, da giovedì a domenica prossima avrà luogo in Vaticano un incontro dei presidenti di tutte le Conferenze episcopali sul tema della protezione dei minori nella Chiesa. Invito a pregare per questo appuntamento, che ho voluto come atto di forte responsabilità pastorale davanti a una sfida urgente del nostro tempo.