Gruppi di pellegrini entrano ed escono alla spicciolata dal Santuario della Santa Casa. A prima vista potrebbe sembrare un giorno qualunque a Loreto. Ma non è così e basta girare lo sguardo sulla piazza per vedere emergere i particolari inconfondibili dell’imminente arrivo di papa Francesco domattina. Le bandiere biancogialle, ad esempio, guadagnano spazio mano mano che gli operai muniti di scale le fissano ai pennoni. E poi i manifesti di benvenuto, il grande drappo rosso con lo stemma pontificio che sventola dal loggiato. Sul sagrato si monta un maxischermo, mentre gruppi di volontari fanno la guardia alle sedie ammonticchiate per il momento in un angolo.
Loreto si prepara a una festa dell’Annunciazione speciale. Si preparano i 300 giovani che daranno supporto all’ingente spiegamento di forze dell’ordine, per far sì che afflusso, permanenza e deflusso degli 8mila pellegrini attesi avvenga in modo sicuro e ordinato. Con loro sono pronti 180 volontari della protezione civile, i sacerdoti, il popolo delle parrocchie. E naturalmente i giovani. Questa visita, con la firma del documento postsinodale, è dedicata soprattutto a loro, come spiega l’arcivescovo prelato Fabio Dal Cin. E don Bernardino Giordano, vicario episcopale per l’evento, aggiunge: «Dal Papa ci attendiamo un nuovo inizio per la vita del Santuario. Un maggiore connubio tra vita liturgica e pastorale. E anche una rinnovata attenzione agli ammalati, dato che c’è l’intenzione di far sorgere qui un centro per le malattie rare».
A fare da apripista sono arrivati 800, tra ragazzi e ammalati, per il pellegrinaggio nazionale dei giovani dell’Unitalsi. Inizialmente il “ritiro” era previsto solo dal 22 dal 24 marzo, quindi doveva concludersi oggi. Ma quando il Papa ha annunciato il suo viaggio, oltre 200 giovani hanno deciso di restare un giorno in più e domani saranno presenti all’appuntamento. «È stata – dice Gisella Molina, responsabile della comunicazione – una scelta del tutto naturale. Per noi il Papa è ispiratore e guida, il suo “non lasciatevi rubare la speranza” è anche il nostro motto. Per cui conclusione migliore del nostro pellegrinaggio non poteva esserci».
Intanto si apprendono nuovi particolari su uno dei momenti centrali della visita. La Messa nella Casa Santa. Francesco avrà con sé solo due concelebranti, uno dei quali è l’arcivescovo Dal Cin. Dentro il perimetro di quella che fu la casa di Maria ci saranno anche quattro giovani e una coppia di fidanzati. L’animazione musicale sarà curata, a cappella, da cinque cantori: due frati, due suore e una laica, Barbara Gambini, che poi servirà anche alla tavola del Papa durante il pranzo. Un altro modo per sottolineare che questo è proprio il Santuario dei giovani e delle famiglie.
IL PROGRAMMA