figuranti dei presepi viventi in processione a Pontedera - .
A Fermo – nelle Marche – attesa premiata per il presepe meccanizzato degli Artigianelli e la mostra presepiale. A Tredozio, sull’Appennino tosco-emiliano, la Natività è allestita intorno al vulcano più piccolo del mondo. Al Museo di Gazzano, in provincia di Reggio Emilia, è visitabile il presepe protagonista del film di Ficarra e Picone. A Cerreto Guidi (Firenze) ecco il presepe all’uncinetto più grande d’Italia. La basilica di San Gavino a Porto Torres fa da sfondo al presepe di Nando Nocco, i cui personaggi, realizzati a mano, indossano i costumi tipici di quel lembo di terra. A Mineo, sulle pendici dell’Etna, un gruppo di presepisti meneghini ha realizzato presepi artistici nella chiesa e nelle vie del paese. Paese che vai, presepe che trovi.
Un’associazione, le “Città dei Presepi”, sta cercando di mettere in rete i presepi d’Italia. All’associazione hanno aderito città, paesi, parrocchie, diocesi, associazioni e presepisti, promotori di circa 25mila presepi – tra statici e viventi – e capaci di calamitare, nel 2019, un milione e cinquecentomila visitatori e più di duecento realtà. Le limitazioni dovute alla pandemia avevano impedito, lo scorso anno, lo svolgimento di tante manifestazioni esteriori, presepi viventi compresi. «Quest’anno speriamo di poter tornare a rivedere molti eventi – commenta Fabrizio Mandorlini, coordinatore dell’Associazione nazionale Città dei Presepi. La nostra associazione ha messo a disposizione di tutti i presepisti un regolamento di sicurezza e un esperto offre ai presepisti chiarimenti per individuare soluzioni». Con questo spirito si è aperta il 28 novembre (e andrà avanti fino al 2 febbraio) il Festival Nazionale «Terre di presepi»: ogni città, paese o parrocchia potrà dar vita ad eventi, chiamando a raccolta gli altri presepi che hanno aderito alla rete.
Qualcosa di simile a quanto è avvenuto a Pontedera, dove – al Museo Piaggio – molti presepisti hanno presentato le loro mostre, le caratteristiche dei loro presepi e le novità che potremo vedere nel Natale 2021. E, alla sera, si è svolto il Corteo delle Natività, giunto alla terza edizione, e a cui hanno partecipato circa duecento figuranti, in rappresentanza dei presepi viventi di Equi Terme, Pescia, San Miniato, Casciana Terme Lari, Legoli, Badia San Savino, Casteldelbosco, Pino, Veneri, Ruota, Forcoli che potremo vedere nelle festività natalizie. Con i figuranti anche alcune asine, un agnellino ed alcune galline, che hanno dato un tocco di colore al corteo, partito dalla chiesa di San Giuseppe, nel quartiere dell’Oltrera e che ha attraversato le vie del centro cittadino. Lo scorso 27 novembre alla pieve di San Martino a Palaia il vescovo di San Miniato, Andrea Migliavacca, durante la celebrazione eucaristica, ha dato il mandato ai presepisti italiani sull’esempio di san Francesco. «L’avventura dei presepi – ha auspicato – sia un cammino e un incontrarci per offrire una proposta che è segno di vita». Perché – questo è lo spirito dell’iniziativa – ogni luogo d’Italia possa trasformarsi in una Greccio.