mercoledì 8 novembre 2023
Udienza Generale, la catechesi dedicata alla mistica francese Madeleine Delbrel: «I contatti con i non credenti un aiuto per la conversione». La preghiera di Francesco per una «pace giusta»
Papa Francesco sulla jeep bianca con quattro bambini all'udienza dell'8 novembre 2023

Papa Francesco sulla jeep bianca con quattro bambini all'udienza dell'8 novembre 2023 - Ansa

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Troppe guerre nel mondo, la guerra è sempre una sconfitta, Dio ci porti a una pace giusta. È la preghiera, l’esortazione che papa Francesco ha rivolto al termine dell’Udienza Generale, proseguendo la catechesi su «La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente», e che questo mercoledì è stata dedicata alla figura della venerabile serva di Dio Madeleine Delbrel.

«Pensiamo e preghiamo per i popoli che soffrono la guerra, non dimentichiamo la martoriata Ucraina e pensiamo al popolo palestinese e israeliano – ha detto Francesco -. Che il Signore ci porti a una pace giusta. Si soffre tanto. Soffrono i bambini, soffrono gli ammalati, i vecchi e muoiono tanti giovani. La guerra sempre è una sconfitta, non dimentichiamo. Sempre è una sconfitta».

Al momento dei saluti ai fedeli di lingua araba, il Papa è tornato a rivolgere la sua preghiera pensando ai dolori della guerra: «Chiediamo al Signore Gesù di donarci il coraggio di operare con tutti coloro che lavorano sulla terra per liberarla dal male e restituirla alla bontà originaria».

Ad accompagnare Francesco sulla jeep bianca durante il giro tra i fedeli c’erano quattro bambini.

Il tema della catechesi «La gioia della fede tra i non credenti» è stato sviluppato a partire dalla figura di Madeleine Delbrel (1904-1964), assistente sociale, scrittrice e mistica francese, che ha vissuto per più di trent'anni nella periferia povera e operaia di Parigi. «In ogni situazione e circostanza personale o sociale della nostra vita, il Signore è presente e ci chiama ad abitare il nostro tempo, a condividere la vita degli altri, a mescolarci alle gioie e ai dolori del mondo», ha detto il Papa, sottolineando con questo come i contatti con i non credenti siano di grande aiuto per le persone di fede. Proprio in questo senso la figura della Delbrel «ci insegna che anche gli ambienti secolarizzati ci sono di aiuto per la conversione, perché i contatti con i non credenti provocano il credente a una continua revisione del suo modo di credere e a riscoprire la fede nella sua essenzialità».

Delbrel è conosciuta anche per quella che lei stessa definiva la «spiritualità della bicicletta», e Francesco lo ha ricordato di cosa si tratta: «Soltanto in cammino, in corsia, viviamo nell'equilibrio della fede che è uno squilibrio, come la bicicletta - ha detto parlando a braccio il Papa -. Se tu ti fermi non regge».

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