La maratona di preghiera dei santuari per la fine della pandemia oggi torna in Europa. Per la precisione fa tappa in Spagna, nella Basilica di Nostra Signora di Montserrat a 720 metri di altezza sull’omonimo monte nel comune di Monistrol, in Catalogna. Qui sorge l’antico monastero benedettino le cui origini risalirebbero al lontanissimo 1011. La sua storia è percorsa da lotte per l’autonomia persa e ritrovata, da devastazioni e rinascite, da incendi e furti, tra cui i due saccheggi subiti dalle truppe napoleoniche nel 1811 e 1812. Nel 1862 Montserrat aderí all’allora Congregazione sublacense dell’Ordine di San Benedetto, Ordine cui appartiene tuttora. Cuore della devozione mariana del luogo è la “Moreneta” o Madonna Nera una statua in legno del XII secolo alta 95 centimetri raffigurante la Beata Vergine Maria con il Bambino Gesù.
L'interno del santuario con l'immagine della Madonna Nera - Pixabay
Secondo la tradizione, l’immagine della Vergine sarebbe stata scolpita da san Luca e affidata a san Pietro che la lasciò a Barcellona. A seguito dell’invasione saracena l’effigie sarebbe stata portata sul Montserrat dove rimase nascosta in una grotta fino all’anno 880 quando la ritrovarono alcuni bambini che accudivano un gregge. Inizialmente doveva essere portata a Manresa ma al momento del trasloco la statua divenne troppo pesante, tanto da rendere impossibile sollevarla. Un segno interpretato come la volontà della Vergine di rimanere a Montserrat dove vene edificato il santuario. Il complesso architettonico è diviso un due blocchi: da una parte la basilica con le residenze dei monaci (attualmente un’ottantina), dall’altra l’accoglienza dei pellegrini. L’11 settembre 1881 la Madonna di Montserrat è stata dichiarata ufficialmente patrona della Catalogna.
Come sempre in questo mese di maggio oggi la preghiera sarà trasmessa sui canali ufficiali della Santa Sede alle 18. L’intenzione speciale sarà per i volontari.