L’appuntamento per tutti i ragazzi missionari è fissato per oggi alle 19. Dove? Con il proprio gruppo di catechismo, scout, Azione cattolica o altro, oppure a casa propria, magari con i genitori. L’importante è la presenza di uno schermo (anche di uno smartphone) e di una connessione Internet per sintonizzarsi sul canale YouTube della Fondazione Missio (organismo pastorale della Conferenza episcopale italiana), promotrice dell’iniziativa.
È tramite questo social che verranno affidati alla Vergine Maria i desideri, i sogni, le preoccupazioni dei bambini del mondo, in una rete di preghiera dei ragazzi per i ragazzi, tutti uniti da ogni continente. Perché a partecipare a questo speciale momento orante on line non saranno soltanto i ragazzi italiani che lo desiderano, ma anche alcuni loro coetanei di Africa, Asia, America, Oceania ed Europa che pregheranno l’Ave Maria nelle proprie lingue, in cinque video, registrati da missionari che operano nei vari angoli di mondo.
Per l’Africa ci sarà Jayne, una bambina burundese di Bujumbura che recita l’Ave Maria in kirundi. Per l’Asia i ragazzi della Parrocchia San Guido Maria Conforti del villaggio di Noluakuri, in Bangladesh, seguiti dal missionario saveriano padre Giovanni Gargano. Dal Guatemala, ecco i bambini di Tacanà, guidati da don Angelo Esposito, fidei donum della diocesi di Napoli che opera in quella di San Marcos. E ancora: dall’Oceania (in particolare dalle Isole Salomone), a recitare l’Ave Maria in lingua kiribati saranno Sitema, Maria e Mercy nella chiesa di una frazione di Gizo Town chiamata Nusabaruku, con l’aiuto di suor Anna Maria Gervasoni, missionaria Figlia di Maria Ausiliatrice. Per l’Europa, le Ave Maria verranno recitate – oltre che in italiano – anche in albanese: da qui, infatti, e precisamente dal villaggio di Hajmel, ecco il contributo dei bambini di varie classi di catechismo seguite dai padri Cappuccini e dalle suore Stimmatine.
Un gruppo di ragazzi missionari italiani all’opera - Fondazione Missio
L’iniziativa riunisce in comunione di preghiera tutti i ragazzi che hanno gli occhi e il cuore aperti al mondo e si colloca all’interno della proposta “Un’Ave Maria per…”, ideata da Missio Ragazzi per il mese mariano con l’obiettivo di realizzare una comunione orante con i più piccoli dei cinque continenti. Ma la data del 19 maggio non è scelta a caso: è l’anniversario della nascita dell’Opera della Santa Infanzia, oggi conosciuta internazionalmente come Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria (Poim) e in Italia anche come Missio Ragazzi. Quest’anno, in occasione dei 180 anni di vita della Poim, Missio Ragazzi ha proposto una grande rete di preghiera per i ragazzi missionari che – fanno notare gli organizzatori - sono tutti i ragazzi cristiani (dei gruppi di catechesi, di Azione cattolica, scout, ecc.) poiché tutti i cristiani, in quanto tali, sono missionari, come ripete spesso papa Francesco.
I gruppi che hanno aderito alla proposta di partecipare alla video-preghiera in rete sono vari. Tra questi il Segretariato di Missio Ragazzi ricorda in modo particolare i bambini della parrocchia S. Pietro e SS. Trinità di Soriano nel Cimino (Viterbo), quelli della parrocchia Sacro Cuore di Gesù e della parrocchia Santa Famiglia di Molfetta (Bari) e gli adolescenti del Gruppo Arcobaleno dei Missionari della Consolata di Martina Franca (Taranto). Questi ragazzi missionari, oltre ad assicurare la loro presenza all’appuntamento, hanno prestato la loro voce per la registrazione dell’Ave Maria in italiano: ultimo tassello di una rete di preghiera intercontinentale che fa sentire tutti i ragazzi missionari uniti sotto la protezione di Maria, madre del mondo.