
La statua di Longino in San Pietro - Siciliani
L’appuntamento è alle 18 nella Basilica di San Pietro. Qui sabato 15 marzo è in programma la cosiddetta Statio (che significa sosta) Quaresimale. Si tratta di un rito dell’antica tradizione liturgica con la quale fedeli e pellegrini, nei quaranta giorni che preparano alla Pasqua, si radunano e fanno sosta in una delle chiese di Roma che conserva le memorie dei martiri. Scopo di questo appuntamento è prendersi una "sosta" nella vita quotidiana per dedicarsi alla preghiera e alla riflessione in unione con l’intera comunità cristiana. Più nello specifico nel sabato che precede la seconda domenica di Quaresima, la “Statio” si svolge nella Basilica papale di San Pietro. Qui, dalle 18 la processione sarà accompagnata dalle litanie dei santi fino alla Loggia della Veronica presso cui avverrà l’ostensione della reliquia della Lancia di Longino con la quale il centurione romano trafisse il costato di Cristo. Seguirà la celebrazione eucaristica all’Altare della Cattedra celebrata dal cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica papale di San Pietro.

Lo stendardo di Antonio Alberti da Ferrara raffigurante la Crocifissione - Ansa
La storia di Longino, il soldato della lancia
Come detto, a caratterizzare la Statio sarà l’ostensione della lancia di Longino. Si tratta del soldato di cui parla il Vangelo di Giovanni al capitolo 19. Per verificare che Cristo fosse morto, recita il testo, «uno dei soldati gli trafisse il fianco con una lancia, e subito ne uscì sangue e acqua». Il testo non dice niente di più del militare, neanche il nome che invece viene citato negli Atti di Pilato testo allegato al Vangelo apocrifo di Nicodemo. Il nome Longino è probabilmente una latinizzazione del greco "lonche" che significa lancia. Circa la biografia di Longino le interpretazioni sono differenti. Accanto alla biografia succitata propria della tradizione occidentale se ne trova una seconda, più diffusa tra i cristiani d’Oriente, che identifica Longino come il centurione che nel Vangelo di Matteo viene descritto a «fare la guardia» a Gesù con altri soldati e che «alla vista del terremoto e di quello che succedeva» dopo la morte di Cristo «furono presi da grande timore e dicevano: "Davvero costui era Figlio di Dio!"». Secondo una terza ricostruzione, infine, Longino sarebbe stato il centurione che comandava il picchetto di soldati messo a guardia del sepolcro di Cristo. A differenti biografie corrispondono anche diverse date in calendario, Il Martirologio Romano celebra Longino il 15 marzo mentre gli orientali, non tutti però, il 16 ottobre. Sono invece coincidenti le tradizioni occidentali e orientali circa l’evoluzione della storia di Longino che, abbandonato l’esercito e divenuto cristiano, si trasferisce a Cesarea di Cappadocia dove, per il suo impegno nella conversione al cristianesimo viene condannato alla pena capitale e muore martire per decapitazione. Secondo san Gregorio di Nissa (335 - 395 circa) Longino sarebbe stato il primo vescovo della Cappadocia.
La reliquia
Come ogni secondo sabato di Quaresima la Statio si accompagna all’ostensione della reliquia della lancia che trafisse il costato di Gesù. Conservata originariamente nel tesoro sacro di Costantinopoli, fu donata a Innocenzo VIII (al secolo Giovanni Battista Cybo de Mari), Papa dal 1484 al 1492, dal sultano Bajazet, figlio di Maometto II come ringraziamento per l’accoglienza ricevuta dal fratello Djem nel suo viaggio a Roma.