venerdì 8 settembre 2023
L'iniziativa con il vescovo Paolucci Bedini. Durante l’itinerario, all’eremo di San Pietro in Vigneto, una coppia si è sposata
Un'immagine del pellegrinaggio a piedi Assisi-Gubbio

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Il quindicesimo pellegrinaggio Assisi-Gubbio “Il Sentiero di Francesco” porta in dono la nascita di una nuova famiglia, benedetta dal vescovo Luciano Paolucci Bedini proprio durante i tre giorni dell’itinerario.

Dopo aver camminato insieme agli altri viandanti e ad alcuni parenti e amici, due affezionati pellegrini della manifestazione si sono sposati all’eremo di San Pietro in Vigneto, sulle colline dell’Umbria di nord-est. Si tratta di Ixia (33 anni di Urbino) e Alessandro (37 anni di Montecchio, Pesaro-Urbino), che stanno insieme dal 2016 e proprio da quell’anno hanno partecipato per la prima volta al “Sentiero di Francesco”, tornando poi ogni anno con il loro amico a quattro zampe.

Alessandro, infatti, è delegato per le Marche dell’Associazione degli affidatari allevatori del lupo italiano (Aaali).

«Sono anni che facciamo questo cammino – ci raccontano Alessandro e Ixia – e volevamo proprio partecipare questo momento con tutti i nostri amici pellegrini, oltre ai nostri familiari e amici invitati. Questo itinerario è stato una bellissima scoperta, fatta insieme al nostro cucciolo, poi i pellegrini hanno fatto tutto il resto. La loro fratellanza e il modo di accoglierci ha dato modo a noi di scoprire un luogo bellissimo: l’eremo è ciò che meglio rappresenta noi e la nostra famiglia».

Il matrimonio celebrato all'eremo di San Pietro in Vigneto

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Quello tra Assisi e Gubbio è un itinerario spirituale e al tempo stesso naturalistico e geografico dalla città natale di san Francesco, fino alla sua città di adozione - Gubbio - dove il Poverello si è diretto dopo la rinuncia alle ricchezze della sua famiglia, per abbracciare “sorella povertà”. L’iniziativa “Il Sentiero di Francesco” - fin dalla sua nascita nel 2009 - vuole proprio ricordare la “spogliazione” di Francesco e il suo viaggio verso la medievale ‘città di pietra’, avvenuto nell’inverno tra il 1206 e il 1207.

«Non siamo qui – ha spiegato il vescovo di Gubbio, Luciano Paolucci Bedini, anche lui in marcia con i camminatori – per celebrare un matrimonio all’americana, ma quello di due pellegrini, la cui storia è stata già benedetta dal Signore (il riferimento è alle due gemelline nate dalla loro unione, ndr). L’idea di sposare due pellegrini ci ricorda che la vita vera non è garantirsi la propria tranquillità alla faccia del mondo. La vita è così: se veramente si vuole camminare bisogna accettare di attraversare anche sentieri che non si conoscono, avere giusto lo stretto necessario sulle spalle e soprattutto condividere il cammino con gli altri».

Come consuetudine fin dalla prima edizione, i pellegrini sono partiti dal santuario della Spogliazione di Assisi, nella Giornata di preghiera per la custodia del creato, che ha aperto in Umbria anche il “Tempo del creato”, l’iniziativa ecumenica internazionale promossa, tra gli altri, al Movimento Laudato si’. L’edizione 2023 del “Sentiero” era dedicata alla Regola bollata scritta da san Francesco per i suoi frati, visto che proprio quest’anno ricorre l’ottavo centenario del documento approvato il 29 novembre 1223 da papa Onorio III.

Un'immagine del pellegrinaggio a piedi Assisi-Gubbio

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Domenica scorso i pellegrini hanno concluso il loro cammino nella chiesetta di Santa Maria della Vittorina a Gubbio, una delle prime fraternità francescane, donata dai monaci benedettini ai frati di Francesco già nel 1213. La “Porziuncola eugubina” - come è stata definita - ha ospitato la cerimonia del premio “Lupo di Gubbio” per la riconciliazione, assegnato alla memoria di Giampietro Rampini, «pellegrino appassionato - era scritto nella motivazione - sulle strade dell’arte e della fede, tessitore instancabile di pace e fratellanza, da sempre in ricerca della riconciliazione con se stesso, con gli altri, con il creato e con Dio».

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