Una recente edizione del pellegrinaggio notturno in onore di Santa Maria Goretti - *
È in programma nella serata di oggi , in memoria del martirio di santa Maria Goretti, il 38° pellegrinaggio a piedi di circa 11 chilometri da Nettuno a Le Ferriere di Conca, luogo in cui il 5 luglio 1902 la bambina undicenne venne aggredita a scopo di stupro e – al suo fermo rifiuto – colpita ripetutamente con un punteruolo dal diciottenne Alessandro Serenelli; operata all’ospedale Fatebenefratelli di Nettuno nel disperato tentativo di salvarla, il giorno dopo morì di setticemia. Prima di spirare, dopo aver ricevuto l’unzione dei malati, perdonò il suo assalitore. Il percorso inizierà attorno alle 19 dal Santuario di Nettuno, nella diocesi di Albano, che dal 1929 conserva nella cripta le spoglie della giovanissima santa. Saranno disponibili delle navette per il ritorno a Nettuno; per informazioni, contattare i padri passionisti del Santuario al numero 06/98575828.
«Il pellegrinaggio è illuminato ogni anno da un tema che rispecchia il cammino della Chiesa Italiana e degli eventi legati alla spiritualità del Santuario, che diviene così fonte di riflessione e di preghiera – spiegano i padri passionisti di Nettuno –. Il tema di quest’anno è “Quando pregate dite: Padre”, in preparazione dell’Anno giubilare 2025». Nella prima parte del percorso, dal piazzale del Santuario di Nettuno fino a “Tre Cancelli”, spazio a testimonianze, riflessioni, contributi audio e approfondimenti sul tema. Dopo la distribuzione del pane e dell’acqua, della pagellina di partecipazione a tutti i presenti e dei flambeaux, il cammino riprenderà in direzione di Borgo Montello - Le Ferriere e questa seconda parte sarà «dedicata alla preghiera, con la recita della Via Crucis, dove attraverso quattordici stazioni, ci sarà un momento di intercessione legata ai versetti del Padre Nostro». Alla casa del martirio alle Ferriere, il vescovo Vincenzo Viva impartirà la benedizione ai pellegrini.
Al santuario diocesano intitolato alla giovanissima santa nella sua cittadina natale Corinaldo (Ancona), nella diocesi di Senigallia, oggi è possibile ottenere l’indulgenza plenaria; alle 18.30 la celebrazione eucaristica solenne sarà presieduta da monsignor Gerardo Rocconi, vescovo di Jesi e originario di Corinaldo. Domani, domenica 7 luglio, tutte le Messe del paese verranno celebrate al santuario alle ore 8,30, 10,30 e 18,30, mentre lunedì 8 alle ore 21 è in programma la Messa solenne presieduta dal vescovo di Senigallia Franco Manenti.
Invece nella diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, di cui santa Maria Goretti è patrona, il pellegrinaggio notturno a piedi alla Casa del martirio si è svolto sabato 29 giugno. L’iniziativa, giunta alla 30a edizione, ha visto l’ampia partecipazione dei fedeli partiti alle 23 dalla chiesa di San Matteo a Latina e arrivati a Le Ferriere, passando per Borgo Santa Maria, Borgo Bainsizza e Borgo Montello. Ha partecipato anche l’arcivescovo metropolita di Benevento Felice Accrocca con alcuni fedeli della sua diocesi e il passionista padre Giovanni Alberti, storico e biografo della santa. Nel piazzale della casa del martirio, alle ore 6 circa di domenica 30 giugno, il vescovo Mariano Crociata ha presieduto la celebrazione eucaristica. Grazie al gruppo coordinato da don Paolo Lucconi, delegato del vescovo di Latina per il pellegrinaggio, durante il percorso i partecipanti hanno pregato e meditato sull’origine della fede di Marietta, sul «camminare nella provvidenza di Dio», sulla «spiritualità del focolare» e sulla «tenda del perdono», ovvero l’ospedale di Nettuno dove la ragazzina si è spenta dopo aver perdonato il suo omicida.
Terzogenita di sette figli, Maria Goretti nacque a Corinaldo (Ancona, il 16 ottobre 1890) da una coppia di contadini; in cerca di sostentamento e lavoro, la famiglia numerosa si trasferì a Colle Gianturco in Paliano, nella provincia di Frosinone, per circa tre anni. Nel febbraio del 1900, insieme alla famiglia dei compaesani Serenelli, si spostò a Ferriere di Conca nell’Agro Pontino, alle dipendenze del conte Attilio Mazzoleni. Il papà di Maria, Luigi, morì il 6 giugno 1900 a causa della malaria e lei si occupò dei fratelli, aiutando anche la mamma Assunta Carlini nei campi. Papa Pio XII la proclamò beata il 27 aprile 1947 e santa il 24 giugno 1950, in piazza San Pietro, alla presenza della madre, del presidente della Repubblica Luigi Einaudi e del primo ministro Alcide De Gasperi.