martedì 2 gennaio 2024
Stroncato improvvisamente da un malore in sacrestia il 1° gennaio, aveva 49 anni ed era parroco della chiesa principale della città. Le parole commosse di De Luca e Spinillo
Don Donato Romano (primo a destra), parroco della Cattedrale di Teggiano (Salerno), il 31 dicembre con i seminaristi della diocesi di Teggiano-Policastro e il vescovo della diocesi campana AntonioDe Luca

Don Donato Romano (primo a destra), parroco della Cattedrale di Teggiano (Salerno), il 31 dicembre con i seminaristi della diocesi di Teggiano-Policastro e il vescovo della diocesi campana AntonioDe Luca - -

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Un malore improvviso, si è accasciato a terra ed è morto nel giorno di Capodanno il 49enne don Donato Romano, parroco della Chiesa Cattedrale di Santa Maria Maggiore a Teggiano in provincia di Salerno. E nella stessa Cattedrale questa mattina alle 9.30 si terranno i funerali presieduti dal vescovo Antonio De Luca della diocesi campana di Teggiano-Policastro.

«Don Donato è stato un prete generoso, estremamente sobrio ed essenziale – ha dichiarato, sgomento, il vescovo Antonio De Luca –. La sua presenza nelle comunità parrocchiali è stata apprezzata per l’alto valore umano e la consapevolezza di una missione vissuta con gioia e dedizione. Amante delle belle tradizioni popolari, è riuscito a rivitalizzare incontri e relazioni con il suo connaturale buon senso e la rispettosa collaborazione con le istituzioni e le associazioni. Lo affidiamo all’amore misericordioso del Padre».

Don Romano si è sentito male in sacrestia dopo essere rientrato in Cattedrale in processione assieme alla comunità al termine della Messa celebrata il 1° gennaio nella chiesa di San Francesco. A nulla sono valsi i tempestivi soccorsi.

Particolarmente toccante il ricordo che la comunità dei seminaristi hanno affidato ai social. Il 31 dicembre, infatti, nella celebrazione presieduta dal vescovo per il ringraziamento di fine anno, don Romano aveva intonato il Te Deum e, poi, con il sorriso sul volto, si era messo in posa per una foto assieme al presule e ai seminaristi. L’immagine ora è divenuta un prezioso ricordo per i seminaristi che l’hanno pubblicata online scrivendo: «Adesso lodalo in eterno caro don Donato, celebra la liturgia del cielo, con la stessa devozione con cui hai celebrato ieri sera. Tu es sacerdos in aeternum, godi del volto di Dio e intercedi per la nostra Chiesa diocesana».

In Cattedrale, dove è stata allestita da ieri la camera ardente hanno pregato insieme il vescovo De Luca e il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, già pastore di Teggiano-Policastro. «Don Donato è stato il primo sacerdote che ho avuto la grazia di ordinare nella nostra diocesi di Teggiano-Policastro, nel luglio dell’anno 2000. – ha ricordato Spinillo –. Di lui mi resta impresso nella memoria l’entusiasmo gioioso del suo essere sacerdote nell’apostolato tra la gente e con la gente, come l’essere sapientemente vicino, con cordiale e generosa attenzione, ai sacerdoti più anziani di cui ha raccolto l’eredità succedendogli nella vita ministeriale. E ancora posso dire – aggiunge Spinillo – che negli anni ho potuto tanto apprezzare il suo fiducioso cercare il modo più sereno e più vero per dialogare con le comunità impegnandosi sempre a sviluppare quelle attività che potessero essere utili alla vita della parrocchia. La sua fede genuina nella misericordia di Dio gli apra ora la grazia della beata eternità».

Don Donato Romano, originario di Sassano in provincia di Salerno era stato impegnato nella guida pastorale di San Nicola di Bari ad Aquara, Montesano sulla Marcellana e San Biagio Vescovo e martire ad Ottati, aveva ricoperto l’incarico di cappellano dell’Ospedale di Polla, era stato amministratore parrocchiale di San Pietro e Benedetto a Polla e nel 2022 era stato nominato parroco della Cattedrale di Teggiano.

Il suo umile servizio sacerdotale svolto in varie realtà della diocesi campana ha fatto apprezzare da tanti la generosità del suo cuore e la prossimità verso i fratelli. In molti si sono stretti nel dolore alla sorella Rosa e al fratello Gaetano.

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