sabato 15 marzo 2025
L'approfondimento audio rientra nell'ambito del progetto dell'arcidiocesi di Catania “Santi e martiri siciliani dei nostri tempi”
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Oggi per l’arcidiocesi di Agrigento è una giornata storica: a Canicattì, paese natale del beato Rosario Livatino, le spoglie del magistrato verranno traslate dal cimitero comunale alla chiesa di Santa Chiara con una celebrazione solenne. Un’intenzione che l’arcivescovo Alessandro Damiano aveva manifestato in occasione della memoria liturgica del giudice beato lo scorso 29 ottobre, e precedentemente autorizzata dal cardinal Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi.

Lo scorso 20 febbraio, inoltre, il Servizio Poste e Filatelia della Santa Sede aveva presentato francobollo e annullo postale dedicati a Livatino, definendolo «testimone di speranza e del Vangelo» riprendendo ciò che papa Francesco disse di lui in occasione del Regina Coeli del 9 maggio 2021.

La festa, in questi giorni, non è solo per la diocesi agrigentina. Tutta la Sicilia segue con interesse gli eventi attorno alla figura del giudice assassinato da un commando della Stidda il 21 settembre 1990, mentre a bordo della sua Ford Fiesta amaranto, privo di scorta, si recava a svolgere il suo lavoro.

Anche Catania fa memoria del primo magistrato beatificato dalla Chiesa cattolica, presentando con la sua storia una serie di podcast promossa dall’Ufficio delle comunicazioni sociali dell’arcidiocesi etnea: “Santi e martiri siciliani dei nostri tempi”. A questo progetto, prodotto del “Corso di formazione per animatori della comunicazione attraverso podcast e video” del quale docente è stata Ornella Sgroi - giornalista, scrittrice e autrice di vari podcast -, collaborano la Caritas diocesana e la testata locale Prospettive.

«Siamo soliti pensare – spiega Giuseppe Di Fazio, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali promotore della serie – che santi e martiri siano figure lontane nel tempo, remote rispetto a noi. Con questo progetto, grazie al quale stiamo sperimentando il podcasting come mezzo di comunicazione, intendiamo presentare figure siciliane a noi più vicine o contemporanee. Persone che in vita hanno testimoniato, anche tramite il loro lavoro, la loro incrollabile fede in Cristo. Il beato Rosario Livatino rientra inevitabilmente tra queste, così come don Pino Puglisi, protagonista della puntata successiva».

La puntata, disponibile da domani su Spotify ha per titolo “Sub tutela Dei: il giudice Livatino, tra fede e giustizia”. Poco più di dieci minuti che approfondiscono il percorso umano e professionale del beato, il suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata e il legame tra fede e giustizia fino al sacrificio estremo. “Sub tutela Dei”, locuzione latina tanto cara al magistrato siciliano, non era per lui soltanto una frase ma un motto, un principio guida: era un modo, per lui, di offrire le sue giornate e il suo lavoro sotto la protezione del Padre.

Ad approfondire ulteriormente la figura del beato all’interno del podcast - scritto da Silvana Cardì, Chiara Monteleone, Mariachiara Papa e Paola Palermo - sono don Massimo Naro, teologo e docente presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia e don Giuseppe Livatino, cugino del magistrato e postulatore della causa di beatificazione. Oggi, in un tempo segnato da sfiducia e corruzione, il messaggio di Livatino risuona con forza.

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