sabato 10 agosto 2024
Gemellaggi e nuovi progetti per unire le rive dal Consiglio dei giovani del Mediterraneo voluto dalla Cei. Al via il Campo internazionale dell’opera La Pira con 200 ragazzi di vari Paesi
Il Consiglio dei giovani del Mediterraneo che è tornato a riunirsi in presenza lo scorso luglio fra Roma e la Toscana

Il Consiglio dei giovani del Mediterraneo che è tornato a riunirsi in presenza lo scorso luglio fra Roma e la Toscana - Avvenire

COMMENTA E CONDIVIDI

Unire i giovani del grande mare, che è la culla delle tre grandi religioni monoteiste, per unire le nazioni. È la sfida del Consiglio dei giovani del Mediterraneo voluto dalla Cei come lasciato dell’Incontro dei vescovi del bacino a Firenze nel 2022 e che dallo scorso anno riunisce quaranta ragazzi di venti Paesi in rappresentanza delle Chiese delle diverse sponde. Ed è la sfida del Campo internazionale dell’Opera per la gioventù Giorgio La Pira che dall’inizio degli anni Ottanta si tiene nel villaggio La Vela a Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto, e che da domenica 11 agosto al 21 agosto farà arrivare duecento giovani, tra cui cristiani cattolici e ortodossi, musulmani ed ebrei, dai Paesi del Mediterraneo, dal Medio Oriente e dall’Est Europa per riflettere sul tema “Abbracciare la sostenibilità. Un dialogo mediterraneo”.


Le due esperienze si intrecciano l’una con l’altra. Perché l’Opera La Pira è una delle quattro realtà fiorentine - insieme con la Fondazione La Pira, il Centro internazionale studenti La Pira e la Fondazione Giovanni Paolo II - cui la Conferenza episcopale ha affidato il “piccolo Sinodo giovane” che ha come sede il Seminario di Fiesole e che è tornato a incontrarsi lo scorso luglio fra Roma e la Toscana. Non è un caso che il Campo internazionale sia considerato una prosecuzione delle attività dell’organismo targato Cei. E l’Opera La Pira parli di «rapporto organico» con la consulta.


I lavori del Consiglio del Mediterraneo riprenderanno a settembre con l’avvio dei progetti che sono stati definiti nelle scorse settimane. Iniziative orientate attorno a quattro aree: percorsi formativi; scambi e dialogo interreligioso; impegno civico e dottrina sociale; educazione alla fede attraverso i social media. I progetti si svilupperanno sia coinvolgendo le Conferenze episcopali e i Sinodi delle Chiese orientali, sia attraverso rapporti di gemellaggio o partenariato fra le rive. E in vista del Giubileo del 2025 sarà varato l’itinerario “Pellegrini di speranza. Prendersi cura” che guarda alle nuove generazioni e alle famiglie in difficoltà.


Intanto comincia il Campo internazionale lungo la costa del Tirreno che «non è un convegno di studio - sottolineano gli organizzatori -. Così come avviene per tutte le altre attività formative dell’Opera La Pira, è prima di tutto un’esperienza di vita comunitaria. Ogni momento della giornata viene vissuto insieme, educandosi al rispetto e alla fiducia reciproca». Nato dopo un viaggio a Londra che nel 1979 aveva aperto nuove relazioni con la Chiesa anglicana, l’evento ha al centro l’assunto che «l’unità si costruisce anzitutto con l’incontro e nell’amicizia». Negli anni l’iniziativa si è aperta prima ai giovani delle Chiese ortodosse e poi in particolare ai giovani russi. È proprio alle intuizioni del sindaco “santo” che si ispira il Campo: favorire il confronto fra quelli che la storia o la geopolitica considera “lontani” a partire dai temi della pace, dello sviluppo dei popoli, del contributo dei giovani a un mondo più giusto e solidale, dell’incontro tra le Chiese cristiane e tra le religioni. Dal 2004 l’arrivo dei ragazzi della “triplice famiglia di Abramo”, soprattutto provenienti da Israele e Palestina, e dal 2023 l’allargamento a Ucraina, Libano e Siria. Il programma del Campo prevede tra l’altro una tavola rotonda interreligiosa sulla cura della “casa comune” che vedrà fra i relatori don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale Cei per i problemi sociali e il lavoro, e la Messa presieduta dall’arcivescovo di Firenze, Gherardo Gambelli.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: