Giovani spagnole alla Gmg di Lisbona - Agenzia Romano Siciliani
«Dai, raccontami cos’è successo...». Così l’arcivescovo di Barcellona, cardinale Juan José Omella, presidente dei vescovi spagnoli, si è rivolto nel corso di una videochiamata a Jimena, la 16enne di Madrid che sabato 5 agosto ha riacquistato la vista in modo inspiegabile durante la sua partecipazione alla Gmg di Lisbona. A creare il contatto una suora amica di famiglia. Omella ha riferito del colloquio durante la conferenza stampa di bilancio della partecipazione spagnola alla Giornata mondiale della gioventù.
«Ringraziamo Dio – ha detto il cardinale ai giornalisti –, poi i medici dovranno valutare se si potesse curare o no. Ma per la ragazza è stato un grande evento, diciamo miracolo. Non gli darei più o meno significato: è un fatto bellissimo». La ragazza intanto è con la sua famiglia, che l’ha portata fuori città, al riparo dall’attenzione mediatica. Quel che si sa, raccontato da lei stessa a Radio Cope (l’emittente della Chiesa spagnola) e confermato ad Avvenire dal padre, è che la malattia oculare di cui soffriva da due anni – lo spasmo dell’accomodazione, involontaria contrazione permanente di un muscolo dell’occhio che alla lunga compromette le capacità visive –, che le aveva ridotto la vista al punto da impedirle di leggere, è scomparsa inspiegabilmente all’istante dopo la Comunione nella Messa cui assisteva la mattina del 5 agosto, festa della Madonna della Neve. Quel giorno la ragazza era nella chiesa di Nuestra Señora de la Luz a Évora de Alcobaça, villaggio a 120 chilometri da Lisbona, con il suo gruppo di 300 coetanee pellegrine alla Gmg, provenienti da una scuola di Madrid promossa da famiglie dell’Opus Dei. Del fatto (su Avvenire.it/Giovani la storia completa) dunque sono testimoni alcune centinaia di persone. «Il 5 di agosto – ha detto Jimena al cardinale – è il mio nuovo compleanno».