Il cardinale Cristóbal López Romero, arcivescovo di Rabat e presidente dei vescovi del nord Africa - .
Un invito alle comunità locali «a prendersi il tempo per leggere e discutere» la Dichiarazione «Fiducia supplicans» e la nota esplicativa pubblicata il 4 gennaio 2024 dal Dicastero della Dottrina della fede e a «evitare ogni spirito di polemica, coltivando tutto ciò che contribuisce ad alimentare la comunione e l'unità della Chiesa universale». A lanciarlo sono i vescovi della Conferenza dei vescovi della regione nord dell’Africa (Cerna) nel comunicato diffuso al termine della loro Assemblea tenutasi dall’11 al 15 gennaio a Rabat (Marocco). Durante l’incontro, come riporta l’Agenzia Fides, i presuli si sono soffermati su diversi temi, come il processo sinodale sulla sinodalità, una riflessione teologica sulla vita delle Chiese del Maghreb e la recezione della Dichiarazione sul significato pastorale delle benedizioni.
Di questo ultimo documento, in particolare, i vescovi del nord Africa hanno innanzitutto evidenziato «tre fondamentali aspetti positivi» che sono espressi nel testo: «Una chiara riaffermazione della dottrina della Chiesa sul matrimonio e sulla morale sessuale; la riaffermazione anche della visione di un Dio misericordioso il cui amore e la cui grazia sono infiniti e offerti a tutti senza distinzione; una comprensione approfondita del significato delle benedizioni il cui ruolo non è né di ratificare né di approvare situazioni concrete vissute dalle persone, ma di implorare su di loro l'aiuto di Dio».
I partecipanti all’Assemblea, ricorda Fides, hanno visitato l’Istituto Teologico ecumenico al-Mowafaqa della capitale marocchina, apprezzandone «gli sforzi nel dare ai suoi studenti un approccio sia cattolico che protestante alle materie come la parità nord-sud e la parità uomo-donna, e per la formazione che offre da dieci anni agli agenti pastorali per le comunità cattolica e protestante in Marocco e in altri luoghi».
Guardando al 2023, poi, i presuli della Conferenza presieduta dal cardinale Cristóbal López Romero, arcivescovo di Rabat, hanno ricordato che il terremoto nella regione di Marrakech e le inondazioni di Derna non hanno impedito alle Chiese del nord Africa di dimostrare «la loro solidarietà anche finanziaria alle Chiese di Turchia e Siria dopo il i terremoti che hanno colpito questi Paesi». Solidarietà che ha avuto anche la forma di un’iniziativa di digiuno e preghiera per la pace all’inizio dell'Avvento per le vittime del conflitto in Medio Oriente.
È stata ricordata anche la partecipazione attiva al processo sinodale delle diocesi del nord Africa, che hanno prodotto, nell'agosto 2022, un testo regionale sulla vita delle Chiese locali, sulle loro opinioni e le loro domande.
I vescovi si sono confrontati poi anche sui fondamenti teologici della vita cristiana nella regione. Un tema per il quale è stata istituita una Commissione di riflessione teologica con lo scopo di redigere e organizzare «un repertorio del patrimonio teologico e spirituale delle nostre Chiese negli ultimi sessant'anni e di individuare gli assi importanti emersi nella sintesi sinodale regionale e meritevoli di ulteriore approfondimento». Al centro del lavoro anche una possibile «lavoro comune sulle questioni liturgiche».