Da Nord a Sud dell’Italia, sono numerosi gli appuntamenti che le diocesi promuovono in vista della Giornata missionaria mondiale di domenica 24 ottobre: veglie di preghiera, Rosari, adorazioni eucaristiche, incontri di approfondimento e confronto, testimonianze di missionari rientrati in Italia.
Non potendo citare tutte le iniziative e per avere soltanto un'idea della varietà dell'impegno messo in campo per la giornata mondiale missionaria, il video creato da Missio Torino e condiviso su facebok.
Per la Fondazione Missio, espressione delle Pontificie Opere Missionarie in Italia, l’Ottobre missionario è l'occasione per sensibilizzare le comunità alla missione della Chiesa nel mondo. Lo ha fatto scegliendo un tema che quest’anno è “Testimoni e profeti”. Tra i tanti volti della missione vi è anche quello di Christian Carlassare, comboniano, vescovo nominato di Rumbek, in Sud Sudan, poche settimane prima della consacrazione, il 26 aprile 2021 è stato ferito in un attentato proprio a Rumbek.
Nella video testimonianza parla di quanto accaduto e di chi è oggi testimone e profeta in Sud Sudan.
Anche il messaggio di papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale esorta a essere testimoni e profeti, con lo stesso coraggio di Pietro e Giovanni che, davanti ai capi del popolo e agli anziani, non hanno paura di dire: «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20). Il Pontefice ha sottolineato: «Nel contesto attuale c’è bisogno urgente di missionari di speranza che, unti dal Signore, siano capaci di ricordare profeticamente che nessuno si salva da solo. Come gli Apostoli e i primi cristiani, anche noi diciamo con tutte le nostre forze: «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20)”.
E più avanti nello stesso messaggio diffuso a gennaio per la giornata mondiale missionaria del 24 ottobre Francesco ha aggiunto: “I primi cristiani, lungi dal cedere alla tentazione di chiudersi in un’élite, furono attratti dal Signore e dalla vita nuova che Egli offriva ad andare tra le genti e testimoniare quello che avevano visto e ascoltato: il Regno di Dio è vicino. Lo fecero con la generosità, la gratitudine e la nobiltà proprie di coloro che seminano sapendo che altri mangeranno il frutto del loro impegno e del loro sacrificio. Perciò mi piace pensare che «anche i più deboli, limitati e feriti possono essere [missionari] a modo loro, perché bisogna sempre permettere che il bene venga comunicato, anche se coesiste con molte fragilità”.
DA SAPERE
Nel 1926, l’Opera della propagazione della fede, su suggerimento del Circolo missionario del Seminario di Sassari, propose a Pio XI di indire una giornata annuale in favore dell’attività missionaria della Chiesa. La richiesta fu accolta con favore e lo stesso anno venne celebrata la prima “Giornata missionaria mondiale per la propagazione della fede”, stabilendo che si tenga ogni penultima domenica di ottobre, il mese missionario per eccellenza.
Nel 2021 la Pontificia Opera della propagazione della fede ha sostenuto con un contributo per le spese correnti 893 circoscrizioni ecclesiastiche in territori di missione e ha investito più di 10 milioni di dollari per la formazione di catechisti, mentre la Pontificia Opera di San Pietro Apostolo ha finanziato la formazione di 76.541 seminaristi in 746 Seminari.
Va ricordato inoltre Pauline Jaricot, la fondatrice dell’Opera per la Propagazione della Fede, la cui beatificazione è stata fissata per il prossimo anno avverrà nel quadro di importanti ricorrenze legate al mondo missionario. Nello specifico nel 2022 saranno celebrati: i 400 anni della Congregazione di Propaganda Fide, i due secoli dalla fondazione della prima Opera missionaria, l’Opera per la propagazione della fede, il primo centenario dalla elevazione a Pontificie di tre delle quattro Opere, e i 150 anni dalla nascita del beato Paolo Manna, fondatore delle Pontificia Unione Missionaria.