MIgranti sbarcati a Lampedusa a metà settembre - Ansa
Domani, domenica 24 settembre, si celebra la 109ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, sul tema “Liberi di scegliere se migrare o restare”. In Italia centro della Giornata sarà la regione ecclesiastica dell’Emilia Romagna e in particolare la diocesi di Piacenza-Bobbio, di cui fu vescovo Giovanni Battista Scalabrini, canonizzato lo scorso ottobre, che alla cura pastorale dei migranti dedicò la vita. Domattina alle 11 nel Duomo di Piacenza il vescovo Adriano Cevolotto presiederà la celebrazione eucaristica trasmessa in diretta da Rai Uno. Concelebreranno i vescovi della Regione, i direttori degli uffici diocesani Migrantes e il direttore generale della Fondazione Migrantes, monsignor Pierpaolo Felicolo.
«Migrare dovrebbe essere sempre una scelta libera, ma di fatto in moltissimi casi, anche oggi, non lo è – scrive il Papa nel messaggio per la Giornata – conflitti, disastri naturali, o più semplicemente l’impossibilità di vivere una vita degna e prospera nella propria terra di origine costringono milioni di persone a partire». «È necessario uno sforzo congiunto dei singoli Paesi e della comunità internazionale – scrive ancora Francesco – per assicurare a tutti il diritto a non dover emigrare, ossia la possibilità di vivere in pace e con dignità nella propria terra. Si tratta di un diritto non ancora codificato, ma di fondamentale importanza, la cui garanzia è da comprendersi come corresponsabilità di tutti gli Stati nei confronti di un bene comune che va oltre i confini nazionali».
Nel frattempo, «mentre lavoriamo perché ogni migrazione possa essere frutto di una scelta libera, siamo chiamati ad avere il massimo rispetto della dignità di ogni migrante; e ciò significa accompagnare e governare nel miglior modo possibile i flussi, costruendo ponti e non muri, ampliando i canali per una migrazione sicura e regolare. Ovunque decidiamo di costruire il nostro futuro, nel Paese dove siamo nati o altrove, l’importante è che lì ci sia sempre una comunità pronta ad accogliere, proteggere, promuovere e integrare tutti, senza distinzione e senza lasciare fuori nessuno».
MIgranti in processione come segno di gratitudine per la comunità che li ha accolti - undefined
«Spesso non si conoscono, o non si vogliono conoscere, le reali motivazioni delle partenze specialmente da luoghi dove c’è la guerra o si vivono situazioni di estrema povertà. Dovrebbe essere chiaro per tutti che, per comprendere, bisogna conoscere», scrive monsignor Felicolo in un editoriale per la rivista MigrantiPress della Fondazione Migrantes e dedicata alla Giornata di oggi. Nel numero – distribuito in tutte le parrocchie italiane – anche un sussidio liturgico e approfondimenti sulle principali novità legislative sul tema delle migrazioni in Italia e Europa.