L'arcivescovo di Milano, Mario Delpini, in un precedente viaggio a Cuba, nel 2018 - foto Chiesadimilano.it
Dal 9 al 16 luglio a Cuba, per incontrare i quattro sacerdoti ambrosiani in missione nell’isola caraibica e le comunità nelle quali prestano servizio. Poi, a inizio agosto, a Lisbona, con i ragazzi della diocesi di Milano che partecipano alla Giornata mondiale della gioventù. Quindi, pochi giorni dopo, dal 12 al 16 agosto, in Turchia, dove da novembre opererà un sacerdote fidei donum diocesano. Nel cuore dell’estate l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, torna a mettersi in viaggio. A farsi itinerante. Sulle vie del Vangelo.
È un viaggio missionario, quello che il presule intraprenderà dal 9 luglio a Cuba. Ad attenderlo, con le loro comunità, i quattro fidei donum ambrosiani, tutti impegnati nel territorio dell’arcidiocesi di Santiago de Cuba: Ezio Borsani, Adriano Valagussa e Marco Pavan, arrivati nel 2017, e Carlo Doneda, giunto nel 2018. Ad accompagnare Delpini in questa visita pastorale saranno don Maurizio Zago, responsabile dell’Ufficio diocesano per la pastorale missionaria, e padre Mario Ghezzi, direttore del Centro Pime di Milano (Pontificio Istituto Missioni Estere).
Il programma: dopo l’arrivo a Santiago, nel sud-est dell’isola, l’arcivescovo si sposterà nell’entroterra raggiungendo il santuario di El Cobre (dove fece tappa anche papa Francesco nel suo viaggio a Cuba nel 2015) e la parrocchia di Palma Soriano. Mercoledì 12 luglio – prosegue la nota diffusa dalla diocesi di Milano – si terrà la visita alla comunità di Contramaestre e il giorno seguente a quella di Baire. Venerdì, in mattinata, Delpini, per confermare il legame tra la Chiesa di Milano e quella cubana, incontrerà l’arcivescovo di Santiago, Dionisio Guillermo García Ibáñez, e nel pomeriggio presiederà una Messa ancora a El Cobre. Sabato tornerà a Palma Soriano e domenica mattina, prima della partenza, presiedierà due celebrazioni eucaristiche a Contramaestre e a Baire.
«La cooperazione tra le Chiese non è certo una novità ma è un’esperienza che di anno in anno si approfondisce sempre di più», commenta don Maurizio Zago,a pochi giorni dalla partenza. «La diocesi di Milano ha inviato in vari Paesi del mondo sacerdoti e laici perché richiesti dalle comunità diocesane. Sempre di più questo invio si configura come un reciproco arricchimento. Non solo per il prete o il laico o la famiglia inviata, ma anche per la nostra comunità diocesana. La visita che il nostro arcivescovo compie ha certo come obiettivo quello di essere vicino a chi è stato inviato dalla diocesi, di conoscere le gioie e i dolori dell’esperienza missionaria, ma anche quello di approfondire la conoscenza di chi ci ha accolto. Col tempo – afferma don Zago – questa reciprocità porterà i suoi frutti nella nostra capacità di riflettere, anche qui a Milano, sulle responsabilità che abbiamo nell’annuncio del Vangelo in una società in continua evoluzione».
I fidei donum – ricorda inoltre la nota della diocesi – sono sacerdoti e laici o laiche inviati all’estero come missionari dalle proprie diocesi. La Chiesa di Milano oggi conta 38 missionari (33 sacerdoti, una laica consacrata e due famiglie con figli) distribuiti tra Albania, Argentina, Brasile, Camerun, Colombia, Cuba, Haiti, Israele, Messico, Niger, Perù, Repubblica democratica del Congo, Turchia e Zambia.
Delpini era già stato a Cuba nel 2018 dove aveva incontrato «una Chiesa esigua, ma con la fierezza del messaggio cristiano». Un incontro che ora si rinnova. Prima dei viaggi in Portogallo e in Turchia.