lunedì 4 dicembre 2023
Domenica attiviste di Extinction Rebellion hanno preso la parola durante la funzione per leggere brani della "Laudato si'". Monsignor Repole: «Ho stima di chi si mobilita per il Creato. Ma non così»
Una delle attiviste di Extinction Rebellion che hanno interrotto la Messa celebrata dall'Arcivescovo di Torino Roberto Repole

Una delle attiviste di Extinction Rebellion che hanno interrotto la Messa celebrata dall'Arcivescovo di Torino Roberto Repole - Ansa

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I fedeli che domenica mattina stavano assistendo, nel Duomo di Torino, alla Santa Messa celebrata dall’arcivescovo, monsignor Roberto Repole, sono stati testimoni di un’azione a opera di un gruppo di attiviste di Extinction Rebellion, il movimento ambientalista globale noto per iniziative di sostegno alla causa climatica attraverso manifestazioni di disobbedienza civile eclatanti, come i blocchi del traffico o l’imbrattamento di monumenti. Questa volta, però, ad essere interrotta è stata una funzione religiosa. Le attiviste si sono confuse tra i fedeli tra i banchi del Duomo di Torino, poi, prima che monsignor Repole iniziasse l'omelia, si sono alzate in piedi e, a una a una, hanno letto alcuni passi dell'enciclica “Laudato sì” e dell'esortazione apostolica “Laudate Deum”.

L’arcivescovo le ha lasciate parlare. Ma ha stigmatizzato l’accaduto. «Ho grande stima per chi si mobilita per la difesa del Creato e accoglie gli appelli di Papa Francesco, apprezzo l'impegno in questo senso delle attiviste di Extinction Rebellion, ma mi è dispiaciuto che abbiano ritenuto di prendere la parola in Duomo senza prima volermene parlare e chiedere se potevano intervenire – ha detto monsignor Repole -. Avrei risposto che a Messa si prega spesso per la pace e per la salvaguardia del Creato, ma la celebrazione eucaristica non è un momento idoneo a ospitare interventi pubblici: ho inizialmente lasciato che le attiviste parlassero; poi ho chiesto che terminassero perché la Messa è un momento di preghiera e in quanto tale dev'essere rispettata, anche e soprattutto da coloro che dichiarano di voler operare nel rispetto di tutti».

Le attiviste di Extinction Rebellion hanno così motivato la loro azione: «Abbiamo voluto portare l'attenzione dei fedeli sulle parole del Pontefice sulla crisi climatica leggendo ad alta voce alcuni passi tratti da due scritti di Papa Francesco e della lettera che ha inviato alla Cop28 di Dubai, in cui invita i governi smettere di finanziare guerre e devastazioni ambientali e prendere accordi “efficienti, vincolanti e facilmente monitorabili”. Di fronte alla più grande crisi umanitaria di sempre, Papa Francesco esorta con forza a smettere di trattare la questione come solo ambientale, ricollocandola come problema sociale e umano che attraversa ogni aspetto della società e ad ascoltare la voce di chi sta lanciando l'allarme».

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