lunedì 11 aprile 2022
Ha presieduto la Messa per la nostra comunità di lavoro in vista della Pasqua. "Facciamoci interrogare dalle stragi dei migranti, dalle morti sul lavoro, dai perseguitati"
Don Ciotti durante la messa di Pasqua di Avvenire

Don Ciotti durante la messa di Pasqua di Avvenire - .

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«Auguro che Avvenire continui ad avere uno sguardo sul presente capace allo stesso tempo di essere profezia per il futuro». È l’auspicio che don Luigi Ciotti, fondatore dell’Associazione Libera, ha voluto rivolgere alla comunità di lavoro del nostro quotidiano ieri pomeriggio nella parrocchia di Sant’Angela Merici in vista della Pasqua, presenti i vertici e il personale del giornale, di Radio InBlu2000 e Tv2000 di Milano. Don Ciotti ha preso spunto dal brano del Vangelo di Giovanni che racconta l’episodio di Maria che unge i piedi di Gesù a pochi giorni dalla sua Passione.

«In quel brano – ha sottolineato il sacerdote nell’omelia – troviamo l’atteggiamento di Maria che è un atto d’amore e quella del "calcolo" rappresentato da Giuda che rubava dalla cassa». Gesù risponde a Giuda: «Poiché i poveri li avete sempre con voi; ma me, non mi avete sempre». Ecco «sono parole che ci devono graffiare dentro – dice don Ciotti –. C’è il bisogno di lasciarsi alle spalle frammentazioni, dogmi rassicuranti. Un morire rispetto ad alcune cose per poter rinascere». E per farlo «dobbiamo interrogarci su ciò che accade attorno a noi». L’elenco di situazioni che ci devono interrogare fornito dal sacerdote è davvero denso: le stragi di migranti, quelle per la fame, le morti sul lavoro, i disastri ambientali, i perseguitati dai regimi dei propri Paesi, «Nazioni con cui stringiamo compromessi per la logica del profitto, come moderni Giuda».

Servono quanto mai «coscienze vive, consapevoli che ci è chiesto un supplemento di impegno. Vivere la vita ora, ma essere capaci di anticipare il futuro che si apre davanti a noi». Proprio in questo, si è augurato don Ciotti, sta il compito di chi fa informazione, come Avvenire che «ha una informazione profonda, non allineata, puntuale. Siate sempre capaci di anticipare le lancette del futuro, raccontando anche un avvenire che è adesso. Cercate di essere una luce di pensiero in un tempo buio su questo fronte». E soprattutto «siate portatori di speranza» si raccomanda più volte don Luigi Ciotti anche al momento del commiato della Messa. «Penso sempre alla benedizione di Dio come a una pedata, perché ci serve per andare avanti – dice sorridendo don Ciotti –. Ecco questa pedata di Dio vi accompagni nel vostro lavoro».

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