martedì 1 ottobre 2024
Aveva 65 anni ed era originario di Lucera, nella cui diocesi si era formato al sacerdozio. Era anche prorettore dell'Università Lateranense. I funerali giovedì mattina in Cattedrale a Lucera
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Giungerà domani pomeriggio nella parrocchia di San Giovanni Battista a Lucera la salma di monsignor Antonio Pitta morto questa mattina, 1° ottobre, in un ospedale romano, dove era ricoverato per una patologia acuta che si era manifestata qualche giorno fa.

Biblista e massimo conoscitore dell’opera e della figura di San Paolo, monsignor Pitta ha ricoperto anche l’incarico di prorettore della Pontificia Università Lateranense (definita l’Università del Papa), e nello stesso ateneo era ordinario di Nuovo Testamento. Da pochi giorni aveva compiuto 65 anni.

Figura molto nota nella diocesi pugliese di Lucera-Troia, dove si era formato al sacerdozio e dove ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale. Aveva conseguito il dottorato in esegesi biblica presso il Pontificio Istituto Biblico con la tesi su Disposi zione e messaggio della Lettera ai Galati (Analecta Biblica 131) nel 1992 a Roma, e il diploma in scienze patristiche presso l’Augustinianum.

Dal 28 settembre dello scorso anno era stato eletto presidente dell’Associazione biblica italiana, che sul suo sito parla di «sgomento per questa morta repentina». «In don Antonio abbiamo trovato un intelligente scrutatore delle Scritture -scrive il vicepresidnete dell’Abi don Maurizio Girolami - e un vero pedagogo nell’accompagnare generazioni intere di studenti a comprendere il pensiero paolino. Ricercatore instancabile della ricchezza della parola di Dio, con la preghiera cristiana e l’amicizia che nutriamo per lui, lo affidiamo al Dio che, con tutti i suoi santi, viene incontro a chiunque lo invoca e lo cerca con cuore sincero».

Dolore e sorpresa anche nella comunicazione che la diocesi di Lucera-Troia ha inviato ai fedeli. «Ne ricordano il servizio generoso alla Sede Apostolica, la competenza biblico-teologica, la disponibilità all’ascolto e all’amicizia, e chiedono per lui la preghiera di suffragio» ha scritto il vescovo Giuseppe Giuliano. In diocesi monsignor Pitta era stato anche vicario generale durante l’episcopato del vescovo Domenico Cornacchia. Anche l’intera Conferenza episcopale pugliese si è voluta unire al cordoglio e al ricordo di monsignor Pitta, con un messaggio firmato dal presidente dei vescovi pugliesi, l’arcivescovo Gisuepep Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto, che ha ricordato come monsignor Pitta sia stato «alunno del Seminario regionale pugliese di Molfetta e docente di Sacra Scrittura nel percorso di Licenza presso la Facoltà teologica pugliese, uno dei massimi esperti di San Paolo e delle sue lettere, presidente dell’Associazione biblica italiana, consultore della Congregazione per la dottrina della fede e preside emerito della Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale».

Moltissime le sue opere letterarie dedicate al commento delle diverse lettere che troviamo nel Nuovo Testamento. Nella sua ampia produzione letteraria e di diffusione della Parola di Dio, vi sono anche i numerosi contributi con articoli e commenti pubblicati anche sul nostro quotidiano, per il quale, durante l’Anno Paolino indetto dall’allora papa Benedetto XVI (dal 28 giugno 2008 al 29 giugno 2009), era stato anche autore di una rubrica sulla figura e l’opera dell’Apostolo delle Genti.

I funerali di monsignor Pitta saranno celebrati giovedì 3 ottobre nella Cattedrale di Lucera alle 10.30.


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