martedì 18 febbraio 2025
I dati del 2024 parlano di arrivi in crescita. E aumentano i giovani: che però restano minoranza, rispetto agli ultra 60enni. Il 41,41% è mosso da motivazioni religiose. Ma nel 2023 era il 46,73%
Assisi: giovani pellegrini giunti nella città di San Francesco dopo aver percorso la Via Lauretana

Assisi: giovani pellegrini giunti nella città di San Francesco dopo aver percorso la Via Lauretana - foto Siciliani

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Cresce il numero dei pellegrini che scelgono di raggiungere Assisi a piedi o in bicicletta. E cresce la percentuale di quanti appartengono alle fasce d’età più giovani. Mentre diminuisce, pur restando maggioritaria, la percentuale dei “viandanti” che arrivano mossi da una motivazione religiosa. Così dicono le statistiche relative al 2024 raccolte ed elaborate dalla Statio Peregrinorum della Basilica di San Francesco, diffuse lunedì 17 febbraio.

Il primo dato, incoraggiante, riguarda il totale dei pellegrini slow: 4.483. Nel 2023 erano stati 4.227. E la nota della Sala Stampa del Sacro Convento parla di «nuovo record». In crescita anche gli arrivi in gruppo (passati dal 34,2% del 2023 al 38,5% del 2024), al contrario di quanti raggiungono da soli la città del Poverello (dal 65,8% al 61,5%). Le donne sono di pochissimo più degli uomini: 50,06% contro 49,4%. Quasi invariate le modalità di percorrenza dei cammini, dove prevale nettamente la quota di quanti li compiono a piedi (il 96,9%). Riguardo alle provenienze di quanti scelgono le vie della “lentezza” per arrivare ad Assisi, visitare la Basilica di San Francesco e vivere un’esperienza spirituale al cospetto delle reliquie del Poverello: gli italiani sono passati dal 51% del 2023 al 49,85% del 2024, mentre fra quanti vengono da altri Paesi, in testa c’è la Germania (11,95%) seguita da Stati Uniti (5,62%) e Francia (5,18%).

Riguardo invece alle fasce d’età: gli ultra 60enni restano la maggioranza ma sono in calo (dal 59% del 2023 al 52,9% del 2024). Tornano invece a crescere i pellegrini più giovani: 35,3% per la fascia 30-60 anni (era il 32,1% nel 2023), 8,9% per la fascia 18-30 (era il 6,3% nel 2023). E il 3% ha meno di 18 anni. Si tratta di dati nei quali si rispecchiano, in qualche modo, quelli sull’occupazione: il 21,12% dei pellegrini è in pensione (era il 21,29% nel 2023), l’11,99% sono studenti (l’8,52% l’anno precedente) e l’8,48% insegnanti (8,62% nel 2023).

Informazione particolarmente preziosa, quella relativa alle motivazioni. La principale resta quella religiosa, sia pure in flessione (il 41,41% nel 2024 rispetto al 46,73% del 2023). La motivazione culturale mette in movimento l’1,89% dei pellegrini e turisti “lenti”. I rimanenti risultano classificati alla voce “altre motivazioni”. Infine: come si arriva ad Assisi? La Via di Francesco – sottolinea la nota del Sacro Convento – rimane il cammino francescano prediletto, scelto dall’80,93% dei pellegrini e dei viandanti (era il 81,4% nel 2023). «Seguono il Cammino di Assisi con il 5,34%, la Via Lauretana con il 2,79%, Di qui passò Francesco con il 2,33%, il Cammino Francescano della Marca con il 2,28%, il Vézelay-Assisi con il 2,21%».

«È molto significativo il trend in crescita del turismo lento e del pellegrinaggio a piedi», che si offre, sui passi e sull’esempio di Francesco, «come opportunità di tornare all’essenziale. E la ricerca dell’essenziale, da che mondo è mondo, è il primo passo di ogni cammino spirituale autentico», ha commentato fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento, intervenuto alla presentazione delle statistiche della Statio Peregrinorum assieme alla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e ad altre personalità. «Prendendo atto di un turismo lento che riguarda soprattutto ultrasessantenni – ha sottolineato il vescovo di Gubbio e di Città di Castello, Luciano Paolucci Bedini – dovremmo interrogarci e impegnarci maggiormente, come società e agenzie educative, per un maggior coinvolgimento dei giovani in questo tipo di esperienze, che sono sempre e comunque anche un viaggio interiore in profondità».


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