Papa Francesco presiede il Concistoro sabato 19 novembre, vigilia della chiusura dell’Anno Santo dedicato alla misericordia (Libretto della celebrazione). È la terza volta (dopo il 22 febbraio 2014 e il 14 febbraio 2015) che il Papa convoca il Concistoro per la creazione di 17 nuovi cardinali: 13 tra loro hanno meno di 80 anni e di conseguenza in questo momento sarebbero degli elettori in caso di Conclave per l’elezione di un nuovo Pontefice.
Come in ogni Concistoro indetto da Francesco per la creazione di cardinali la priorità sono state le periferie geografiche, nell'intento di dare maggiore rappresentatività alle Chiese lontane dall'Europa e rimarcare il carattere universale del cattolicesimo. Vediamo alcuni dettagli che riguardano il Concistoro che si celebra nella Basilica di San Pietro sabato 19 novembre a partire dalle 11.
Cos’è il Concistoro?
Sono due le classi di Concistoro previste dal codice di diritto canonico: il concistoro ordinario e quello straordinario. Il Concistoro straordinario si celebra in casi particolari, e vengono convocati per il Concistoro straordinario tutti i cardinali. Quello ordinario invece si celebra quando il Papa ha necessità di consultare i porporati su qualche questione importante ma ordinaria o per compiere atti di solennità: il 19 novembre è la vigilia della chiusura dell'Anno santo dedicato alla misericordia e il Concistoro è stato convocato per la creazione di 13 nuovi cardinali elettori e 4 cardinali non elettori. Al Concistoro pubblico prendono parte almeno i cardinali che sono a Roma; e sono ammessi, oltre ai cardinali, anche altri ecclesiastici e laici.
Qual è nella Chiesa la funzione dei cardinali?
A questa domanda risponde il Codice di diritto canonico: il compito dei cardinali è quello di collaborare e consigliare il Papa nel governo della Chiesa universale. È il Papa stesso a nominare e creare i cardinali che compongono il Sacro collegio, o Collegio cardinalizio.
In particolare, nel 2013 Papa Francesco per essere consigliato nel governo della Chiesa e nello studio del progetto di revisione della Costituzione apostolica “Pastor bonus” che regola la struttura e il funzionamento della Curia Romana ha istituito un Consiglio dei cardinali, il cosiddetto C9. La loro prima riunione risale a ottobre 2013.
Che differenza c'è tra i cardinali elettori e i non elettori?
Il Collegio cardinalizio dopo il 19 novembre sarà formato da 228 porporati. I cardinali elettori possono essere un numero massimo di 120, secondo quanto disposto da Paolo VI e sono coloro che avendo meno di 80 anni hanno diritto a prendere parte in caso di Conclave all'elezione di un nuovo Pontefice. I non elettori fanno comunque parte del Sacro Collegio, ma una volta compiuto gli 80 anni di età non dispongono più del diritto al voto in Conclave.
Come cambia la geografia del Collegio cardinalizio dopo il Concistoro del 19 novembre?
Il Collegio cardinalizio, formato dai cardinali elettori, vale a dire coloro che avendo meno di 80 anni hanno diritto a prendere parte al Conclave per eleggere un nuovo Pontefice, raggiunge quota 121 elettori, uno più del tetto fissato da Paolo VI, ma entro il 19 novembre usciranno dal novero dei votanti i cardinali Jaime Lucas Ortega y Alamino (arcivescovo emerito dell’Avana, nato il 18 ottobre 1936), Nicolás de Jesús López Rodríguez (emerito di Santo Domingo, nato il 31 ottobre 1936) ed Ennio Antonelli (presidente emerito del Pontificio consiglio per la famiglia 18 novembre 1936). 54 sono i cardinali elettori dall’Europa, 17 dall’America settentrionale (tra i nuovi cardinali gli statunitensi sono ben 3 su 13), 13 dall'America meridionale, 14 dall'Asia e 15 dall'Africa.
Quali sono i Paesi che per la prima volta nella loro storia avranno un cardinale?
Fanno il loro ingresso nel Collegio cardinalizio i rappresentanti di 4 nazioni: Bangladesh, Isole Mauritius, Repubblica Centrafricana e Papua Nuova Guinea. Tra i cardinali non elettori ci sono anche Malaysia e Lesotho.
Può essere creato cardinale un ecclesiastico?
Sì, anche un semplice sacerdote può essere creato cardinale. In questo Concistoro è il caso di don Ernest Simoni, anziano sacerdote albanese (ha 88 anni) sopravvissuto alla durissima persecuzione del regime comunista di Enver Hoxha che Papa Francesco ha nominato cardinale.
Chi è il cardinale più giovane del Collegio cardinalizio?
L’arcivescovo di Bangui, Dieudonné Nzapalainga, che peraltro è accompagnato nel Concistoro dall’Imam e dal Pastore evangelico della capitale della Repubblica Centrafricana, con i suoi 49 anni è il più giovane appartenente al Sacro Collegio.
Chi è il cardinale più anziano del Sacro Collegio?
L'arcivescovo emerito di Manizales (Colombia) José de Jesús Pimiento Rodríguez ha 97 anni ed è il più anziano appartenente al Collegio cardinalizio. Ha ricevuto la porpora il 28 febbraio 2015 nella Cattedrale primaziale di Bogotá, nel corso di una cerimonia presieduta dal nunzio apostolico in Colombia, Ettore Balestrero. È stato il cardinale Rubén Salazar Gómez, arcivescovo di Bogotá, a imporgli la berretta cardinalizia e a consegnargli l'anello cardinalizio.