La band dei Reale è composta da Alessandro Gallo, Francesca Cadorin, Dario Minazzo, Francesco Lora, Luca Giurisato e Giorgio Munari - .
Un concerto-evento degno delle grandi rockstar, ma anche una grande festa della fede proprio il giorno di Ognissanti. Oggi alle 20.30, al Padiglione B dell’Area Exp di Cerea, in provincia di Verona, ci sarà il concerto che celebra i 15 anni di missione dei Reale, band e progetto di Christian music italiana tra i più conosciuti e longevi del nostro Paese. L’evento è patrocinato dal Dicastero per l’evangelizzazione della Santa Sede che l’ha inserito tra i grandi eventi che aprono la strada al cammino dei giovani verso il Giubileo 2025.
Prodotto dai Reale e da La Gloria music, etichetta discografica indipendente di Christian music italiana. Con loro sul palco saliranno quelle realtà amiche che in questi 15 anni li hanno sostenuti: 5pani2pesci , Comunità Cenacolo, Kantiere Kairòs, Martin McNally. Un festival dell’evangelizzazione reale tra musica, testimonianze e preghiera, «uno spettacolo maestoso ad alto impatto emotivo, sul modello di quelli degli artisti di christian music d’oltreoceano come Hillsong, Elevation Worship, Brandon Lake e compagni, per dimostrare che anche in Italia è in atto un rinascimento spirituale che trova anche nella musica e nello spettacolo una forma d’espressione efficace e di qualità» spiega ad Avvenire Alessandro Gallo, frontman e fondatore della band che dal 2009 porta avanti la sua missione tra piazze, teatri e oratori trasmettendo il messaggio evangelico attraverso musica che va dal rock al pop. La band dei Reale vede oltre ad Alessandro Gallo, la moglie Francesca Cadorin, cantante, Dario Minazzo alla batteria, Francesco Lora e Luca Giurisato alle chitarre e Giorgio Munari al basso.
«Abbiamo investito tantissimo sulla qualità dello spettacolo – spiega il leader della band –. L’obiettivo è che i ragazzi vivano le stesse emozioni, se possibile più belle, dei concerti dei loro idoli, anche se non sono d’accordo coi nostri valori». Non mancheranno i brani di maggior successo della band riarrangiati, da “Luce” una delle più cantate nelle parrocchie d’Italia, “Alla porta del cielo” (Inno della marcia francescana 2016), “Come nessun altro”, “Giorno Uno”, “Fino a dove puoi arrivare”. La serata si concluderà con un momento di adorazione presieduto da don Tommaso assistente della associazione Trasforma con cui i Reale hanno sviluppato il progetto musicale. Già oltre mille i giovani che hanno acquistato i biglietti e che si apprestano ad affrontare viaggi in aereo e pullman da tutta Italia per vivere questa serata unica. La parrocchia di Cerea ospiterà i giovani nel centro parrocchiale dove sono pronti 300 posti “sacchi a pelo” in stile Gmg.
Il concerto è stato anticipato dall’uscita del singolo “Sono rimasto Vivo” (La Gloria - Reale) che segna un ritorno al rock delle origini degli anni 90. Il testo e il video giocano su immagini post-apocalittiche per affermare che anche quelle sofferenze che per ognuno possono rappresentare «la fine del mondo» si possono superare grazie alla fede.
Stasera, in anteprima per chi sarà al concerto, si potrà trovare anche il libro dal titolo «Io non c’entro niente», in uscita nelle librerie dall’8 novembre, edito da Effatà editrice, scritto da Alessandro Gallo. Una autobiografia che racconta il suo percorso di rinascita da una adolescenza ribelle nella droga e negli eccessi fino alla conversione in Comunità Cenacolo, l’incontro con Francesca sua moglie e il presente con i Reale. «Ho deciso di scrivere la mia storia ora che mio figlio ha compiuto 17 anni, la stessa età di cui io sono entrato in comunità di recupero a tirare le somme della mia vita – spiega il cantante 43enne –. La mia droga era la ricerca del successo, l’incontro con la musica cristiana è avvenuto in comunità grazie a madre Elvira e sono tornato a riavere voglia di avere una vita».
Lo spettacolo è solo uno dei progetti che i Reale stanno realizzando in preparazione al Giubileo 2025. È appena uscita la prima puntata di un podcast che durerà fino a luglio 2025, dal titolo «Esplosi - Felicità scomposte», prodotto con Rossella Pivanti, sempre patrocinato dal Dicastero per l’Evangelizzazione, in cui Alessandro Gallo si soffermerà sui temi della felicità, del successo, della realizzazione attraverso l’incontro con personaggi noti e meno noti come Nek, Andrea Delogu, Francesca Liberatore, Sara Ciafardoni, Matteo Rizzi, Giusy Buscemi e tanti altri. Si potrà ascoltare su tutte le piattaforme streaming dedicate e vedere sul canale YouTube dei Reale.
«Sogniamo di far vedere all’Italia quello che noi abbiamo il privilegio di vedere tutti i giorni, che c’è un esercito numerosissimo di giovani che credono in Dio, che cercano Dio e che credono nell’Amore, di giovani cattolici che si stanno “sporcando” nelle scuole, nelle strade, nelle opere umanitarie, nelle aule di università, senza vergogna, senza paura, mettendoci la faccia, con coraggio, fantasia e forza, per rendere il mondo e la nostra Italia un posto migliore e farlo con la Fede nel cuore» spiegano i Reale. «Siamo vittime di una mono-narrazione falsata in cui i cattolici sono generalizzati come retrogradi, ottusi e terrorizzati dalle ideologie, dalla sessualità, dalle innovazioni ed invece non è così e noi ne siamo testimoni – spiegano –. Il grande assente dal mondo della missionarietà è lo Spirito e noi vogliamo dargli voce attraverso le nostre voci: come ha salvato la vita a noi, la può salvare a qualcun altro, vale la pena provarci»
I Reale sono reduci dal “tour/pellegrinaggio” mondiale ’“Asking for Faith” tour, progetto patrocinato anch’esso dal Dicastero per l’evangelizzazione, che nel 2023 li ha visti protagonisti nei festival internazionali di Christian music più importanti del pianeta portando la loro musica e la loro testimonianza a Medjugorje, New York, Londra, Norimberga, Fortaleza e con tre show alla Gmg di Lisbona, tour internazionale che verrà ripreso nel 2026 puntando poi alla Gmg 2027. «Nel 2025 in particolare saremo presenti in concerto al Giubileo degli adolescenti il 26 aprile e al Giubileo dei giovani il 3 agosto a Tor Vergata – aggiunge Alessandro –. Questa è una rivincita. Nel Giubileo 2000 ero in comunità: per me è un regalo di Dio andare a Tor Vergata a cantare per un milione e mezzo di persone».