venerdì 24 febbraio 2023
Unisce “in persona episcopi” Sessa Aurunca, alla cui guida è stato chiamato ieri, Teano-Calvi e Alife-Caiazzo. Rispetto per l’identità storica, culturale ed ecclesiale delle tre Chiese particolari
Monsignor Giacomo Cirulli annuncia la sua nomina a vescovo di Sessa Aurunca

Monsignor Giacomo Cirulli annuncia la sua nomina a vescovo di Sessa Aurunca - Collaboratori

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È monsignor Giacomo Cirulli il nuovo pastore della diocesi di Sessa Aurunca. Ieri, a mezzogiorno, in contemporanea con la sala stampa della Santa Sede, l’annuncio ufficiale con la lettura della comunicazione del nunzio apostolico in Italia da parte del vescovo stesso, nella Cattedrale della città, tra gli applausi del clero e di numerosi laici. Si è così realizzata l’unificazione “in persona episcopi” della Chiesa aurunca con quelle di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo.

Si completa, in effetti, il percorso iniziato qualche anno fa dai predecessori con l’unificazione dei tribunali ecclesiastici delle tre diocesi. «Quando sono stato nominato vescovo di Teano – ha detto Cirulli, dopo parole di ringraziamento a papa Francesco – il nunzio apostolico mi ha affidato questo compito importantissimo. Me lo ha detto alla fine del colloquio, invitandomi a continuare sulla strada di chi mi aveva preceduto, cioè la strada delle diocesi che devono camminare insieme. E io sto continuando il percorso, fedele a ciò che la Chiesa mi chiede». L’unificazione era già stata pianificata. La scelta dello stesso Cirulli come amministratore apostolico, nel dicembre scorso, in seguito alla nomina di monsignor Orazio Francesco Piazza a vescovo di Viterbo, è stata la conferma. Ieri l’ufficialità

«Ci viene offerta una grande possibilità – ha continuato – e dobbiamo cogliere le opportunità di un progetto che avrà evoluzioni interessanti. Io cercherò di rispettare l’identità storica, culturale ed ecclesiale delle tre diocesi, come vuole lo stesso Papa. Qui non si tratta di annullare ma di modificare, di creare qualcosa di nuovo e di bello con il solo scopo di annunciare il Vangelo in un mondo che oggi ha fortemente bisogno di Gesù». Si ricorda che, già all’inizio del ministero episcopale, il vescovo Cirulli aveva sottolineato di essere annunciatore della “buona notizia”, l’unica che da sempre e per sempre la Chiesa è chiamata ad annunciare.

Il vescovo ha, poi, concluso con un invito all’unità: «Dobbiamo camminare insieme, pensare insieme, trovare soluzioni insieme per questo territorio stupendo. Spero che questo segno che la Chiesa pone, concreto e definitivo, sia seguito anche dagli amministratori locali. Se si lavora insieme e si hanno gli stessi obiettivi, la rinascita è possibile».

A nome del clero diocesano è stato il vicario generale, don Roberto Guttoriello, ad assicurare «piena accoglienza e disponibilità al nuovo progetto pastorale». Ha, poi, ringraziato il vescovo «per questi mesi di amministrazione apostolica vissuti con intensità e paternità».

La presa di possesso canonico del nuovo vescovo è stata fissata per il prossimo 19 marzo con la celebrazione eucaristica in cattedrale.

Il vescovo Cirulli, 70 anni, è nato a Cerignola, in provincia di Foggia. Proviene da una famiglia di medici e anche lui si è laureato in medicina a Napoli nel 1981. Successivamente è maturata la scelta vocazionale e ha frequentato l’Almo collegio Capranica a Roma. Ordinato presbitero il 7 dicembre 1982, ha ricoperto vari incarichi, tra cui delegato regionale Caritas, responsabile regionale degli obiettori di coscienza, direttore dell’associazione medici cattolici e della pastorale giovanile e vocazionale. Ha insegnato Sacra Scrittura presso la facoltà teologica Pugliese dal 1992 al 2011. È stato, inoltre, esorcista diocesano e coordinatore degli esorcisti della regione Puglia (1989-1994). Ha vissuto esperienze missionarie in Albania e ha seguito diverse situazioni di fragilità e devianza.

Il 14 settembre 2017 è stato eletto vescovo di Teano-Calvi, scegliendo come motto “Superimpendar pro animabus vestris” (mi consumerò per le vostre anime) e, dal 26 febbraio 2021, anche di Alife-Caiazzo.


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