Il cardinale Stanislaw Dziwisz, già segretario personale di san Giovanni Paolo II, e successivamente arcivescovo di Cracovia dal 2005 al 2016, è stato prosciolto dalle accuse di aver coperto alcuni casi di pedofilia avvenuti nella diocesi polacca nel periodo in cui ne era il pastore. Lo afferma un comunicato della Nunziatura apostolica a Varsavia. "La Nunziatura Apostolica in Polonia - si legge nella nota diffusa oggi, venerdì 22 aprile, informa che la Santa Sede ha esaminato la documentazione raccolta dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova, in occasione della visita che si è svolta in Polonia nei giorni 17-26 giugno 2021 circa la verifica di alcuni casi relativi all’operato del cardinale Stanisław Dziwisz durante lo svolgimento del suo ufficio in qualità di Arcivescovo Metropolita di Cracovia (2005-2016). Lo studio degli atti ha permesso di giungere alla conclusione che l’operato del Card. Stanisław Dziwisz è risultato regolare e pertanto la Santa Sede ha deciso di non procedere ad ulteriora".
Anche il cardinale Dziwisz ha fatto sentire la sua voce con un cominicato. "Esprimo la mia gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rispondere in modo responsabile alle accuse sollevate contro di me durante il mio ufficio di Arcivescovo di Cracovia svoltasi negli anni 2005-2016. Il cardinale Angelo Bagnasco, in qualità di rappresentante della Santa Sede, durante la sua visita in Polonia nel giugno del 2021, si è adoperato per chiarire le suddette accuse, per me così immeritate e dolorose - sottolinea il porporato -. Mi auguro che l’annuncio della Nunziatura Apostolica in Polonia oggi pubblicato contribuisca non solo a chiarire la questione, ma anche a riportare la serenità in tutti coloro che si sono sentiti offesi dalle accuse sollevate contro di me. Sono molto grato alla Santa Sede per il giusto giudizio riguardo al caso. Assicuro a tutti il ricordo nella preghiera".
Nel novembre del 2020 il poroprato polacco venne messo pesantemente sotto accusa per presunti insabbiamenti di abusi sessuali da un documentario polacco, in titolato "Don Stanislao" e trasmesso del canale TVN2. Il cardinale negò decisamente le accuse. Il presidente della Conferenza episcopale polacca, l'arcivescovo Stanislaw Gadecki, dopo la trasmissione del docufilm, disse di sperare che tutti i fatti discutibili presentati nel rapporto fossero chiariti da una commissione vaticana. Da qui la decisione di mandare il cardinale Bagnasco. Con gli esiti pubblicati oggi.