Alcuni numera della rivista "La Civiltà Cattolica" - Romasette
Cambio della guardia al vertice della rivista La Civiltà Cattolica, il quindicinale dei gesuiti che è voce autorevole della Chiesa ed è da sempre considerato vicino ai Pontefici. Il preposito generale della Compagnia di Gesù, Arturo Sosa Abascal, ha nominato padre Nuno da Silva Gonçalves come nuovo direttore che entrerà in carica dal 1° ottobre 2023 quando prenderà il posto di padre Antonio Spadaro. Padre Gonçalves è stato rettore della Pontificia Università Gregoriana a Roma dal 2016 al 2022 e dallo scorso gennaio è membro del Collegio degli scrittori (la redazione de La Civiltà Cattolica). Per padre Spadaro, 57 anni, che ha guidato la rivista internazionale per dodici anni, arriva un incarico vaticano voluto dal Papa: sarà sottosegretario del Dicastero per la cultura e l’educazione.
Padre Nuno da Silva Gonçalves, nuovo direttore della «Civiltà Cattolica» - Compagnia di Gesù
La nomina di Spadaro è stata resa nota dalla Sala Stampa vaticana in contemporanea con il comunicato della Compagnia di Gesù che annuncia l’avvicendamento alla guida della rivista. Per la prima volta nella sua storia il direttore è un “non italiano”: infatti padre Gonçalves è portoghese, nato a Lisbona 55 anni fa. Entrato nella Compagnia nel 1975, è sacerdote dal 1986. Ha la licenza in filosofia e lettere, teologia e il dottorato in storia ecclesiastica. Esperto di beni culturali della Chiesa, è stato direttore dell’Ufficio nazionale per i beni culturali della Conferenza episcopale portoghese e poi, dopo l’arrivo alla Gregoriana a Roma nel 2011, direttore del Dipartimento e decano della stessa Facoltà di storia e beni culturali della Chiesa. Quindi la nomina a rettore della Gregoriana. «Fieri della nostra identità e della nostra storia – queste le prime parole del nuovo direttore – vogliamo essere una rivista capace di parlare a tutti. In un mondo diviso, ferito e bisognoso di guarigione, pace e riconciliazione, La Civiltà Cattolica offre, proprio a tutti, un messaggio di speranza, impegnandosi in una lettura cristiana del mondo di oggi e con uno sguardo rivolto al futuro. Lo facciamo, come sempre, in sintonia fedele e creativa con le posizioni del Romano Pontefice e della Santa Sede».
Da sinistra, padre Antonio Spadaro, papa Francesco e padre Arturo Sosa Abascal, preposito generale della Compagnia di Gesù - Ansa
Nel numero 4158 della rivista, in uscita sabato 16 settembre, padre Spadaro scrive una lettera di saluto ai lettori, nella quale descrive le tappe fondamentali del suo impegno, inclusa la pubblicazione del numero 4.000 e la celebrazione del 170° anniversario della testata. In particolare, racconta la svolta internazionale con edizioni in dove lingue e quella digitale che ha avuto in questi anni un impulso forte e decisivo. «Lascio il mio impegno con gratitudine enorme per l’esperienza vissuta – scrive Spadaro – attraversando un’epoca estremamente complessa e ricca di eventi per la vita del mondo e della Chiesa cattolica. Passo il testimone con un certo sollievo, ma anche con una punta di nostalgia per un compito appassionato che mi ha permesso di vivere anni molto belli e relazioni con i confratelli gesuiti della redazione e di tutto il mondo – oltre 200 – che si sono impegnati a fare de La Civiltà Cattolica una rivista davvero speciale. A tutti sono molto riconoscente. Così come lo sono ai collaboratori laici che hanno vissuto la rivista come il luogo per investire i loro migliori talenti, contribuendo con alta professionalità alla sua missione in maniera sostanziale». Nato il 6 luglio 1966 a Messina, padre Spadato è entrato nel noviziato della Compagnia di Gesù dopo la laurea in filosofia all’Università di Messina nel 1988. Prete dal 1996, ha pronunciato i voti solenni nel 2007. Nel 2000 ha conseguito il dottorato in teologia alla Gregoriana di Roma. Annoverato nel Collegio degli scrittori della rivista La Civiltà Cattolica nel 1998, ne è diventato direttore il 6 settembre 2011. Finora è stato consultore del Dicastero per la cultura e l’educazione e membro ordinario della Pontificia Accademia di belle arti e lettere dei virtuosi al Pantheon.