La guerra in Iraq e Siria è un’immensa tragedia che ha bisogno di una soluzione negoziata urgente: lo ha detto Papa Francesco incontrando in Vaticano i membri della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali.
Una soluzione a conflitto estenuante
Un incontro fraterno che si è svolto sullo sfondo delle drammatiche notizie che continuano a giungere dalla regione. “In questo momento, in maniera particolare – ha affermato Papa Francesco - noi condividiamo la costernazione e il dolore per quanto accade in Medio Oriente, specialmente in Iraq e in Siria”
“Ricordo tutti gli abitanti della regione, compresi i nostri fratelli cristiani e molte minoranze, che vivono le conseguenze di un estenuante conflitto. Insieme a voi prego ogni giorno affinché si trovi presto una soluzione negoziata, supplicando la bontà e la pietà di Dio per quanti sono colpiti da questa immensa tragedia”.
Cristiani al servizio della pace e della giustizia
“Tutti i cristiani – ha proseguito il Papa - sono chiamati a lavorare insieme in mutua accettazione e fiducia per servire la causa della pace e della giustizia”:
“Possano l’intercessione e l’esempio di molti martiri e santi, che hanno dato coraggiosa testimonianza di Cristo in tutte le nostre Chiese, sostenere e rafforzare voi e le vostre comunità cristiane”.
Il lavoro della Commissione per il dialogo teologico
Papa Francesco ha quindi espresso la sua gratitudine per il lavoro della Commissione, iniziato nel gennaio del 2003, e che negli ultimi dieci anni, “seguendo una prospettiva storica, ha esaminato le strade attraverso cui le Chiese hanno espresso la loro comunione nei primi secoli, e che cosa questo significhi per la nostra ricerca della comunione oggi”. Durante l’incontro di questa settimana, è stato avviato anche un approfondimento sulla natura dei Sacramenti, in particolare del Battesimo. L’auspicio del Papa è che “il lavoro compiuto possa portare frutti abbondanti per la comune ricerca teologica e aiutarci a vivere in maniera sempre più profonda la nostra fraterna amicizia”.
Infine, il Pontefice ha ricordato “con vivo apprezzamento” l’impegno ispiratore per il dialogo del Patriarca della Chiesa Siro Ortodossa di Antiochia e di tutto l’Oriente, Ignazio Zakka Iwas, morto lo scorso anno: “Mi unisco alla preghiera di voi tutti, del clero e dei fedeli di questo zelante servitore di Dio, chiedendo per la sua anima l’eterna gioia”.
Quali sono le Chiese Ortodosse Orientali
Le Chiese Ortodosse Orientali sono quelle che hanno accettato solo i primi tre Concili ecumenici (di Nicea, Costantinopoli ed Efeso). Sono in tutto sei: Patriarcato copto ortodosso d’Egitto; Patriarcato siro ortodosso d’Antiochia e di tutto l’Oriente, Damasco; Chiesa Apostolica Armena: Sede di Etchmiadzine, Armenia – Catholicossato di Antelias, Libano; Chiesa ortodossa d’Etiopia; Chiesa ortodossa di Eritrea; Chiesa ortodossa sira del Malankar.
(Sergio Centofani, Radio Vaticana)