venerdì 3 novembre 2023
Inaugurate, in una parrocchia e in uno spazio per senza dimora, alla presenza del cardinale Krajewski: un sostegno per l'igiene personale e dei propri indumenti. Realizzato grazie a Sant'Egidio
“Lavanderie di papa Francesco” a Torino: taglio del nastro con il cardinale Krajewski

“Lavanderie di papa Francesco” a Torino: taglio del nastro con il cardinale Krajewski

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Aperte a Torino due “lavanderie di papa Francesco”: segno concreto della «logica del Vangelo che annunciamo al mondo». Così il cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere Apostolico, ha sottolineato il significato della nuova iniziativa a sostegno dei più poveri che ha inaugurato nel pomeriggio del 2 novembre nel capoluogo subalpino. Si tratta di un progetto sostenuto dalla Elemosineria Apostolica con “Procter & Gamble” e “JHaier Europe” e che si realizza grazie alla Comunità di Sant’Egidio.

Nella parrocchia di San Giorgio Martire, a ridosso di un quartiere di case popolari non lontane dal centro di Torino, affidata a don Andriy Vakhrushev, sacerdote della Fraternità Sacerdotale Missionaria di Sant’Egidio, entro Natale quattro nuove lavatrici poste in un locale sotto la chiesa con bagno e docce, offriranno, con il supporto dei volontari della parrocchia e di Sant’Egidio a tante famiglie in difficoltà un aiuto prezioso a non far perdere – nella situazione di indigenza – la consapevolezza di una dignità che non dipende dalle condizioni economiche.

«In parrocchia, negli spazi che sono anche dell’oratorio dove crescono i nostri giovani», spiega il parroco, «sarà anche un segno che richiama tutti ad allargare lo sguardo a chi fa più fatica e soprattutto in questo tempo così segnato dalla guerra che cancella ogni prospettiva di fraternità, a non perdere la speranza e la voglia di farsi prossimi».

La “lavanderia di papa Francesco”, inaugurata sotto la parrocchia si rivolge soprattutto alle famiglie più povere: «quelle – e sono sempre di più, spiega Daniela Sironi, responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Piemonte – che ormai vivono in “caverne”: hanno un tetto sopra la testa ma non riescono più a pagare le bollette e quindi sono senza elettricità, senza riscaldamento e senza gas e per loro lavarsi e lavare gli indumenti è diventato un lusso».

Nella stessa giornata il cardinal Krajewski ha inaugurato anche la seconda lavanderia: nel centro storico del capoluogo piemontese, nei locali chiamati “La Sosta” per persone senza dimora, sempre affidati ai volontari di Sant’Egidio nell’ambito della rete di servizi per i più fragili messa a punto dalla Caritas diocesana.

«Anche in questo caso», ha proseguito il cardinale, «può sembrare solo un piccolo aiuto, ma è la logica che sta sotto che è importante. Come può una persona cercare un lavoro se si presenta con i vestiti sporchi? E come può lavarli se vive per strada? Bisogna fare attenzione anche alle piccole cose che fanno parte dell’oggi delle persone per pensare di poter dare loro un futuro».

Le due “lavanderie” torinesi si aggiungono a quelle aperte a Roma nel 2017 e a Genova nel 2019, dopo l’inaugurazione nel 2015 della barberia per i poveri del Colonnato di San Pietro voluta da papa Francesco e «questa iniziativa che si ripete nel tempo», ha aggiunto il porporato, «è motivo di gioia per me perché questa è una ulteriore possibilità di farsi prossimi all’umanità ferita, un modo per manifestare la presenza e la vicinanza di Dio agli ultimi».

«Con le due nuove lavanderie inaugurate a Torino speriamo di poter aiutare molte persone in difficoltà a migliorare le proprie condizioni di vita, a partire dalla possibilità di provvedere alla propria igiene personale e a quella dei propri indumenti», ha sottolineato Riccardo Calvi, direttore comunicazione di Procter & Gamble Italia: «è una iniziativa a cui teniamo molto e che puntiamo ad espandere ulteriormente nei prossimi mesi nel nostro Paese».

Le lavanderie saranno costantemente rifornite, da parte delle aziende, dei prodotti idonei sia per il lavaggio di abiti e coperte sia per la pulizia personale.


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